28 marzo 2024
Aggiornato 11:00
Sanità | Metodo Stamina

Stamina Foundation non è più una onlus

Lo ha riferito il generale Cosimo Piccino, comandante del Nas carabinieri, in Commissione igiene e sanità al Senato nell'ambito dell'indagine conoscitiva sul caso Stamina. I medici della SIMG: «Solo terapie efficaci siano responsabili»

ROMA - Stamina Foundation è stata cancellata dall'anagrafe delle onlus per violazione delle norme che prevedono i requisiti per il riconoscimento, mancanza di personalità giuridica e carenze dello statuto. Lo ha riferito il generale Cosimo Piccino, comandante del Nas carabinieri, in Commissione igiene e sanità al Senato nell'ambito dell'indagine conoscitiva sul caso Stamina, spiegando: «La direzione regionale del Piemonte dell'Agenzia delle entrate il 3 febbraio, su parere positivo della direzione generale terzo settore del ministero del Lavoro ha emanato un dispositivo di cancellazione di Stamina Foundation dalla lista delle onlus» per «sostanziale violazione» delle disposizioni che stabiliscono i requisiti per il riconoscimento, tra cui «parziale carenza statutaria», ma soprattutto il «provvedimento si fonda sull'accertata mancanza di personalità giuridica che impedisce il riconoscimento della natura stessa dell'ente con la conseguente cancellazione dall'anagrafe dell'ente e cessazione delle disposizioni fiscali di favore».

SIMG: SOLO TERAPIE EFFICACI SIANO RIMBORSABILI - «Siamo a favore delle cure compassionevoli, non delle terapie somministrate per compassione. La vicenda Stamina deve essere ricondotta al tema centrale dell'appropriatezza, che interessa direttamente i medici di medicina generale, tutori della sostenibilità del sistema sanitario. Non possiamo derogare a un principio fondamentale: servono forti evidenze scientifiche a sostegno dell'efficacia dei farmaci. Solo così possiamo ridurre gli sprechi». Claudio Cricelli, presidente della Società Italiana di Medicina Generale (SIMG), commenta il caso Stamina riconducendolo al tema più ampio dell'equità del sistema.

AIOP: METODO NON PRATICATO IN OSPEDALI PRIVATI EMILIANI - Il «metodo stamina» non viene praticato negli ospedali privati dell'Emilia-Romagna. Lo ha precisato in una nota l'Aiop, Associazione italiana ospedalità privata della Regione Emilia-Romagna, che ha avviato una indagine su tutte le strutture associate: «abbiamo appurato che ogni riferimento alle staminali non ha nulla a che fare con il 'metodo stamina', ma si tratta unicamente di utilizzi di cellule staminali perfettamente legittimi nell'ambito dell'ortopedia e nella ricostruzione dei tessuti».
Per l'Aiop si tratta quindi di «normale attività di supporto collegata all'attività terapeutica ordinaria» e «non ha niente a che fare con i metodi terapeutici che sono oggetto di attenzione da parte della stampa non solo italiana».