29 marzo 2024
Aggiornato 14:30
Governo Letta

Letta chiederà l'ennesima fiducia nelle prossime settimane

Il premier: «La nuova verifica che l'esecutivo domanderà al Parlamento dopo l'uscita di Forza Italia rafforzerà il governo e ci consentirà nel 2014 di giocare all'attacco. Proporrò al capo dello Stato di farla dopo le primarie del Partito democratico»

VILNIUS – Il premier Enrico Letta ha chiarito che il governo «chiederà al Parlamento una nuova fiducia nelle prossime settimane, dopo l'uscita di Forza Italia (Fi) dalla maggioranza», come auspicato dal presidente della Repubblica.

2014 ALL'ATTACCO - Letta ha spiegato ai margini del summit Ue di Vilnius: «La nuova fiducia che il governo chiederà al Parlamento dopo l'uscita di Fi rafforzerà il governo e ci consentirà di passare da un 2013 in cui abbiamo ottenuto risultati importanti giocando in difesa sotto l'assedio politico, l'assedio economico, e siamo riusciti a cavarcela: ora nel 2014 dobbiamo giocare all'attacco. Abbiamo giocato il primo tempo in difesa, oggi con i risultati positivi che si stanno creando abbiamo la possibilità di giocare all'attacco, di ottenere risultati dalle riforme impostate e di impostare nuove riforme con maggiore forza ed efficacia. Non abbiamo preso gol, ora possiamo giocare all'attacco e abbiamo tutte le carte in regola per vincere».

VERIFICA DOPO 8 DICEMBRE - Quanto ai tempi, il presidente del Consiglio ha detto: «Proporrò al capo dello Stato di andare in Parlamento dopo le primarie del Partito democratico (Pd) riterrei inusuale fare una corsa per avere una fiducia prima dell'8 dicembre e delle primarie del Pd». Comunque il capo del governo ha spiegato che valuterà con Giorgio Napolitano l'opportunità di presentarsi o meno dimissionario in Parlamento, come chiesto da Fi: «Lunedì pomeriggio andrò al Quirinale e col capo dello Stato verificherò tutti i diversi passaggi di questa vicenda. Conta la sostanza: chiederemo una nuova fiducia, non chiamatela verifica, e vedremo i numeri già certificati in Senato con la fiducia sulla Stabilità che ci dà già un perimetro della nuova maggioranza».

RIFORME NEL 2014 - La nuova fiducia comporterà «una messa a punto del programma per il 2014», che «andrà precisato», a partire dai temi su quali il premier intende «spingere di più» ovvero «le riforme costituzionali e istituzionali. Imposteremo nel 2014 un'agenda di riforme economiche in applicazione della legge di stabilità con capitoli nuovi di cui parlerò in questi giorni con i partiti che sostengono il governo».

NESSUN RIMPASTO - Letta ha ribadito il suo no ad un rimpasto di governo: «La squadra funziona, intendo continuare con quella squadra». Gli unici cambiamenti saranno legati alle sostituzioni dei sottosegretari di Fi sulle quali il premier ha ironizzato: «Stanno arrivando col contagocce, non c'è una valanga... Ora tornerò in ufficio, controllerò la posta, e provvederemo alle sostituzioni necessarie».

FI COLLABORI A RIFORME - Il premier ha poi lanciato un appello verso Fi alla collaborazione sulle riforme istituzionali, nonostante l'uscita dalla maggioranza: «Verificheremo l'atteggiamento di Fi ad esempio sulle riforme istituzionali. Il gesto di andare in Parlamento è finalizzata a rendere discussione più ordinata e a dare il segno che esiste un'azione di governo ma poi esiste un'azione di riforme istituzionali che ho sempre voluto, e ora a maggior ragione voglio che sia portata in Parlamento con la più ampia condivisione possibile».