Epifani: «Il Pd non si vergogna delle larghe intese. Dobbiamo fare legge di stabilità»
Il segretario dei Democratici: «Se la domanda è: è il governo che tu vuoi? La domanda è no. Ma non c'era alternativa. Questa è la mia posizione. Di pacificazione parlava il centrodestra, noi parliamo di esecutivo di servizio»
GROSSETO - Il segretario del Partito democratico (Pd), Guglielmo Epifani, intervenendo alla festa del Partito socialista italiano a Grosseto, ha parlato dell'esecutivo Letta, del voto in Giunta per le elezioni del Senato e del congresso PD.
PD NON SI VERGOGNA DI LARGHE INTESE - Il Pd «non si vergogna» del governo delle larghe intese, ha esordito Epifani. «Se la domanda è: è il governo che tu vuoi? La domanda è no. Ma non c'era alternativa. Questa è la mia posizione. Di pacificazione parlava il centrodestra, noi parliamo di governo di servizio. Non si salva il Paese con la responsabilità di uno, ma se tutti sono responsabili», ha aggiunto il segretario all'indirizzo del Popolo della libertà (Pdl) rievocando la caduta del governo Monti: «Sono quei giochini e quelle furbizie che non ci possono essere. Sarebbe sbagliato far cadere il governo, ma se accadesse deve essere chiaro di chi è la responsabilità».
Epifani ha aggiunto che non si può tenere il governo «sulla corda, l'ultima cosa di cui abbiamo bisogno è il precipitare della situazione politica quando abbiamo tanta strada da fare, è mettere in fibrillazione il governo quando si affronta la legge di stabilità. Entro il 25 settembre decideremo sull'Iva. Entro il 15 ottobre decideremo sulla legge di stabilità».
NON IMPORTA VOTO SEGRETO IN SENATO - Quanto al voto in Giunta per le elezioni sulla possibile decadenza di Silvio Berlusconi da senatore, il segretario del Pd ha commentato la proposta del Movimento 5 stelle di modificare il regolamento del Senato per eliminare il voto segreto, come: «Elucubrazioni. Deciderà chi deve decidere. L'importante è votare secondo la legge e secondo la coscienza. Non temo sorprese. Le leggi si fanno per essere applicate e quando ci sono le leggi e le sentenze...La legge non può che essere uguale per tutti, altrimenti non ci sarebbe più lo stato di diritto. Si possono criticare le sentenze, ma nessuno è al di sopra delle leggi».
TORMENTONE CONGRESSO - Quanto al percorso vero il congresso del Pd, Epifani ha liquidato la questione, definita un «tormentone», annunciando: «Entro la fine del mese di novembre ci sarà la data del congresso, come no».
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