Rotondi: «In una cena deciso lo sfidante di Renzi»
L'ex Ministro del PDL: «C'è stata una cena e chi doveva decidere ha deciso. Si tratta di un gruppo di persone che avanzerà una proposta a Berlusconi»
ROMA - Prima un messaggio Twitter criptico, la sera del 16 agosto: «E' finita ora una cena in cui chi poteva ha deciso quel che andava deciso da tempo. E l'intendenza seguirà». Poco prima, polemicamente, sempre da Twitter aveva criticato così Repubblica e 'Huffington Post': «Perdete bava contro il cavaliere,e manco immaginate chi sta x spedirvi all'opposizione x altri 30 anni...». Oggi Gianfranco Rotondi, ex ministro 'democristiano' del Pdl, continua a lanciare messaggi sul dopo-Berlusconi.
«Su twitter - ha precisato in una nota - non ho scritto al direttore di Repubblica, Ezio Mauro, che la cena in cui si è deciso lo sfidante di Renzi si è svolta ad Arcore. Ma la stampa, si sa, vive di Berlusconi e dunque racconta cosi'. E poi lo vorrebbero fuori dalla politica: i giornali italiani di chi parlerebbero?». Infine, ad 'Affaritaliani' che interpella Renato Schifani («A me non risolta proprio che ci sia stata una cena», «il leader è e resta Berlusconi», Rotondi ha chiuso il giro affermando: «Schifani ha ragione. Il leader è e resta Silvio Berlusconi, che non ha bisogno di un successore. Stiamo parlando infatti dello sfidante di Renzi quando ci saranno le prossime elezioni politiche». E poi: «C'è stata una cena e chi doveva decidere ha deciso. Si tratta di un gruppo di persone che avanzerà una proposta a Berlusconi».
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