18 agosto 2025
Aggiornato 07:00
Direzione del Partito Democratico

Bindi: «Governo di scopo senza leader politici»

«Credo ci sia spazio per dire a Napolitano che Esecutivo vuole il PD»

ROMA - «Se votiamo un governo del Presidente guidato da una figura istituzionale, con uno scopo preciso, con il Pd totalmente impegnato a sostenerlo, io voto a favore; se è qualcosa che non rende chiaro che la nostra responsabilità» nel sostenere il governo non inficia «la nostra alternatività, ho difficoltà a votare a favore». Rosy Bindi conclude così il suo intervento alla Direzione del Pd.

In precedenza, Bindi aveva osservato che nel suo discorso di ieri «Napolitano ha detto 'alleanze', ha legato il suo mandato alla nostra responsabilità, ma ha anche detto che non andrà oltre il suo mandato. E credo ci sia lo spazio per dire al Presidente che tipo di governo il Pd vuole. E' qui il senso della nostra riunione». Il documento proposto sembra «rimetterci nelle mani di Napolitano: non ho timori a mettermi nelle mani del Presidente, ho timore a non esercitare la nostra funzione e la nostra responsabilità fino in fondo».

E per Bindi, il Pd dovrebbe porre con chiarezza la sua posizione: «Abbiamo detto di no al governissimo. Abbiamo detto che il nostro segretario poteva guidare soltanto un governo del cambiamento. Noi adesso ci prepariamo a dire di sì ad un governo insieme alle altre forze politiche, cioè in maniera particolare insieme alla forza politica alla quale siamo alternativi, e lo facciamo per la seconda volta. Insieme a una forza politica che molte volte si è mostrata inaffidabie». E allora chiede: «C'è lo spazio per chiedere un governo di scopo, del presidente, con bassa caratura politica degli uomini che ne fanno parte? Non è che non ho fiducia in Letta premier o componente del governo, ma vorrei che il vice segretario fosse impegnato nel mio partito e nel gruppo parlamentare che sostiene il governo, al quale possiamo offrire altre personalità per marcare la nostra alternatività al centrodestra». Invece il dispositivo messo ai voti in Direzione «non mi dà questa sicurezza».

Detto questo, Bindi assicura: «Qui dentro ci sono opinioni diverse. Qualunque cosa deciderà il partito io mi rimetterò alle decisioni del partito, e chi non vorrà votare la fiducia al governo dovrebbe trarne le conseguenze anche prima. Non è un fatto di coscienza la fiducia a un governo».