Bersani: I Progressisti devono muoversi e rischiare
I partiti devono essere aperti alla partecipazione della società civile. Lo ha detto Pier Luigi Bersani alla conferenza dei progressisti a Roma. Il segretario del Pd nel suo intervento ha parlato della necessità che la politica si attrezzi e si rafforzi anche attraverso forme nuove
ROMA - I partiti devono essere aperti alla partecipazione della società civile. Lo ha detto Pier Luigi Bersani alla conferenza dei progressisti a Roma. Il segretario del Pd nel suo intervento ha parlato della necessità che la politica si attrezzi e si rafforzi anche attraverso forme nuove. «Il Pd lo si poteva ritenere un partito sperimentale 5 anni fa, un'ipotesi mai vista - ha ricordato - ma oggi è il primo partito del paese dopo 5 anni».
«Noi nella nostra forse un po' confusa sperimentazione abbiamo dei meccanismi di partecipazione - ha detto ancora Bersani - che non sciolgono la ragion d'essere del partito ma permettono l'apertura per incrociare la volontà di protagonismo diretto della società, non avremo più un secolo privo di politicità del sociale - ha aggiunto -. Eppure ci vorranno i partiti, perché ci vuole unificazione, progetto, direzione di marcia,» perciò bisogna trovare il modo di «combinare questo con la freschezza e la vitalità dei progressisti» perchè «non possiamo lasciare il concetto di partecipazione ai populismi, e noi restare dentro antichi schemi, bisogna che ci muoviamo, che rischiamo».
Scissioni? Ma chi volete se ne vada adesso... - «Mi sto divertendo molto a leggervi in questi giorni. Io sono tranquillo, non c'è nessuno più tranquillo di me, però enfatizzate troppo le cose». Pier Luigi Bersani, a margine della conferenza dei progressisti a Roma risponde così ai cronisti che gli chiedono delle possibili fuoriuscite di esponenti del Pd in vista delle elezioni politiche. «Ma chi volete che se ne vada adesso, di cosa parliamo?», dice il segretario. Quanto poi ai deputati che rischiano di non essere rieletti con le primarie per la scelta dei parlamentari, Bersani osserva: «Vabbè ma quelli sono un'altra categoria, è un altro film».
Progressisti si occupino di limitare sovranità mercati - Il primo problema che i progressisti del mondo devono affrontare oggi è quello di limitare la sovranità dei mercati. Lo ha detto Pier Luigi Bersani parlando alla conferenza dei progressisti a Roma «E' molto giusto che al suo primo atto di nascita l'alleanza dei progressisti cominci a preoccuparsi del problema del mondo che è questo: sovranità politica reale vuol dire riallacciare la legittimazione democratica della decisione con strumenti effettivamente in grado di implementare le decisioni, una politica che riesca a regolare e indirizzare, una politica che abbia un suo meccanismo di partecipazione, quindi democratica».
Secondo il segretario del Pd serve «un controllo politico democratico sui fenomeni di globalizzazione che ora non esiste» e la «finanza è il caso più eclatante, ma c'è anche quello delle bilance commerciali, del lavoro che non deve diventare oggetto di una guerra nel mondo. Nessuno fa miracoli - ha aggiunto -, ma serve la percezione che qualcuno se ne occupi, sennò fermare il populismo e le ideologie di destra sarà molto difficile guardando al futuro».