Forfait improvvisi e smentite, la lunga assenza di Berlusconi
Per uno abituato a mostrarsi in pubblico con una certa regolarità, quest'assenza prolungata sembra quasi configurare un vero e proprio caso politico. Pesa l'incognita della sua candidatura e il futuro del Pdl
ROMA - Per uno abituato a mostrarsi in pubblico con una certa regolarità, quest'assenza prolungata sembra quasi configurare un vero e proprio caso politico. Meglio ancora, l'assenza di Silvio Berlusconi dalla scena politica va inquadrata, con ogni probabilità, all'interno della discussione in atto fra le forze politiche sul sistema elettorale e sugli equilibri di governo dopo le elezioni. In fondo, il peso politico della figura del Cavaliere sembra in questa fase così ingombrante, determinante rispetto agli scenari sui quali si ragiona che l'assenza - in questo frangente - vale ben più di una presenza. Tutto, in fondo, per rimandare la risposta alla prima, inevitabile domanda che gli verrebbe rivolta: 'Allora, Presidente, si candida?'.
IL CAVALIERE SI NEGA DA UN MESE - Berlusconi non si presenta in pubblico, non risponde a domande di cronisti da oltre un mese. Era il 22 giugno scorso, parlava a Fiuggi di fronte ai giovani del Pdl. Oggi è il 25 luglio. In mezzo una serie di interviste semi smentite, indiscrezioni bollate come non rispondenti al vero, confermate e ancora smentite di uffici stampa e colonnelli, forfait dell'ultima ora.
Da quando il Corriere della sera mette nero su bianco un virgolettato che dà conto dell'intenzione del Cav di tornare in pista e di rispolverare una sorta di nuova Forza Italia, Berlusconi letteralmente scompare dalla scena. Si nega ai cronisti la sera successiva all'articolo del quotidiano di via Solferino, prima di partecipare a una festa della responsabile Catia Polidori. Non smentisce le successive ricostruzioni giornalistiche, ma è il suo ufficio stampa a intervenire per rettificare quanto scritto dopo un colloquio con l'ex premier dalla tedesca Bild, nel paragrafo dedicato al lancio della Forza Italia 2.0. Poi ancora contro smentite quando Libero scrive che 'no, Berlusconi ci ha ripensato, ha scelto il pensionamento politico'.
«ALLORA PRESIDENTE SI CANDIDA?» - Ma è soprattutto in pubblico che il Cav, salvo mattutine sedute di jogging in una villa romana, si nega. Tutto sembra pronto per il gran ritorno, con scorta schierata, sala bonificata e staff allertato quando Berlusconi dà buca ai Cristiano riformisti di Mazzocchi e a tre pullman di un centro anziani. Il gran ritorno slitta al 25 luglio, quando Berlusconi secondo nota ufficiale del Pdl convoca con Alfano una conferenza stampa dopo l'approvazione al Senato del semipresidenzialismo. Ma la trattativa sulla legge elettorale incombe, qualunque parola fuori posto su Monti, Monti bis, larghe intese potrebbe far precipitare gli eventi. Meglio annullare tutto, a tre ore dall'evento. Quella domanda, 'allora, Presidente, si candida?', resta ancora per un po' senza risposta.
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