Botox day in tutta Europa: migliaia i topi sacrificati per testare la tossina
LAC e ECEAE: «Ancora troppi test animali per fini cosmetici, bisogna dire basta!»
La Coalizione Europea contro la vivisezione (ECEAE) ha organizzato per oggi, 17 luglio, il 'Botox day', la giornata d'azione internazionale lanciata per esortare la società tedesca Merz based e l'inglese Ipsen a smettere di usare i topi nei test per i prodotti cosmetici contenenti la tossina botulinica.
L’iniziativa, in corso in molti paesi europei e in Italia grazie all'intervento della LAV, ha lo scopo di portare l’attenzione sulle centinaia di migliaia di topi vivi che soffrono e muoiono nei laboratori italiani ed europei per sperimentare il botulino, la tossina più tossica finora conosciuta.
La proteina neurotossica prodotta dal batterio Clostridium botulinum è utilizzata come preparazione farmacologica e in medicina estetica: in Italia nel 2004 è stata approvata come farmaco per uso estetico, ed è approvata in più di 80 Paesi, con diverse indicazioni terapeutiche.
Per i topi sui quali viene testata non c’è scampo: muoiono dopo lente agonie e spasmodiche convulsioni in seguito all’iniezione di alti dosaggi del principio cosmetico, che paralizza lentamente il sistema respiratorio e porta a morte dopo ore di progressivo soffocamento; se l’animale sopravvive all’esperimento, al termine della procedura viene comunque ucciso.
Studi condotti su animali per applicazioni terapeutiche sostenevano che la tossina botulinica potesse raggiungere il midollo spinale ed esercitare effetti sul suo funzionamento, ma investigazioni sull’uomo (pubblicate su Neurology) hanno confermato, invece, l’inattendibilità dei risultati dei test condotti su animali.
«Il problema riguarda non solo il botox, ma tanti altri prodotti: da decenni una parte crescente del mondo scientifico lamenta l’inattendibilità del modello animale a fini sperimentali a causa dell’estrema variabilità dei risultati da specie a specie – afferma Michela Kuan, biologa responsabile LAV Settore Vivisezione – molte ricerche lo confermano e hanno portato all’indispensabile sviluppo di test alternativi: eppure ancora oggi migliaia di animali (topi, cavie, conigli) sono sottoposti a test cosmetici che non solo infliggono loro sofferenze e morte, ma non offrono garanzie di sicurezza ai consumatori».
L’Italia non è estranea a questo fenomeno: inutili e dannosi test per sperimentare la tossicità della tossina vengono effettuati in vari centri della Penisola, come, ad esempio, l’Istituto Superiore di Sanità e il CNR di Pisa, permeando l’industria cosmetica dell’ombra della vivisezione.
«E’ assolutamente inaccettabile che questo test crudele continui ad essere effettuato, nonostante l'esistenza e l'approvazione dell'Unione europea di test alternativi che non prevedono il ricorso ad animali – prosegue Michela Kuan - Sollecitiamo pertanto le autorità e le imprese, come Merz e Ipsen, ad agire in modo che gli esperimenti sugli animali per testare il botox diventino un ricordo del passato, e chiediamo che in Italia questa sperimentazione, effettuata anche senza anestesia, non sia più autorizzata».
Portando l’esempio della società americana Allergan - che proprio recentemente ha ricevuto l'approvazione delle agenzie americane ed europee per l'uso di un metodo di sperimentazione cellulare che non coinvolge animali, dimostrando che è possibile sostituire gli esperimenti crudeli sui topi - il Botox day vuole sollecitare le altre aziende che fabbricano prodotti di tossina botulinica, tra cui Merz e Ipsen, a seguire l'esempio di Allergan e adottare metodi cruelty-free.
Mai come nell’ambito cosmetico i cittadini si sono dichiarati contrari alla vivisezione, dichiarandola superflua e inutile. E un contributo può arrivare anche dal singolo consumatore, attraverso l’acquisto di cosmetici di aziende che hanno aderito allo standard «stop ai test su animali»: clicca qui per sapere quali sono!
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