Lusi, liberata la moglie del Senatore
Lo ha deciso il Gip del Tribunale di Roma. Era agli arresti domiciliari. I Difensori: Comincia a chiarirsi la vicenda
ROMA - La signora Giovanna Petricone, moglie del senatore Luigi Lusi detenuto a Rebibbia a seguito dell'autorizzazione concessa dal senato ai pm romani, è tornata in liberà. In favore della donna è intervenuta un'ordinanza del Gip del Tribunale di Roma che ha revocato la misura degli arresti domiciliari che le erano stati imposti nel maggio scorso. La donna è coindagata con il marito nell'inchiesta sul buco di 25 milioni di Euro nelle casse della Margherita.
Le motivazioni del provvedimento - La decisione del gip Simonetta D'Alessandro, in favore della moglie di Lusi è stata presa anche perché - spiega lo stesso giudice nel provvedimento - «la Petricone ha potuto documentare, con l'indispensabile ausilio dei difensori, di esser gravata da consistenti carichi familiari, di certo divenuti ancor più ragguardevoli con l'arresto del marito; di aver necessità di assistenza psicologica e medica; di continuativa vicinanza, con finalità di supporto, di sua sorella, trasferitasi all'uopo dal Canada nel territorio nazionale, e presso l'abitazione dell'indagata; di contatti con le autorità diplomatiche del suo Paese».
Difensori: Si inizia a chiarire il caso - «Comincia a chiarirsi la vicenda. Il provvedimento emesso oggi dal giudice in favore della nostra assistita, dimostra che l'indagata ha offerto le sue spiegazioni del caso in modo convincente», hanno commentato la revoca dei domiciliari gli avvocati Luca Petrucci e Renato Archidiacono, che assistono Luigi Lusi e Giovanna Petricone.
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