28 agosto 2025
Aggiornato 06:30
L'ultimatum del Colle

Legge elettorale: Napolitano, riforma non più rinviabile

Il Presidente della Repubblica scrive a Fini e Schifani: Ne discutano le Camere, non o partiti. Decisione anche a maggioranza. Alfano e Bersani: Noi siamo pronti. Maroni: No ad accordi sottobanco

ROMA - La riforma della legge elettorale non è più rinviabile. Lo scrive il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ai Presidenti di Senato e Camera. La presentazione di una o più proposte, scrive è «oramai opportuna e non rinviabile».
«Stanno purtroppo trascorrendo le settimane senza che si concretizzi la presentazione alle Camere - da parte dei partiti che hanno da tempo annunciato di voler raggiungere in proposito un'intesa tra loro - di un progetto di legge sostitutivo di quella vigente per l'elezione della Camera dei Deputati e del Senato», ha scritto il Presidente della Repubblica ai Presidenti delle Camere.

Decisione anche a maggioranza - «Debbo ricordare che su questa materia (e più in generale su quella di possibili modifiche istituzionali) consultai nel gennaio scorso i rappresentanti di tutte le forze politiche presenti in Parlamento, ricevendone indicazioni largamente convergenti anche se non del tutto coincidenti a favore di una nuova legge elettorale. Mi auguro - è stato l'auspicio del capo dello Stato - che l'autorevole opinione dei Presidenti delle Camere, nel loro continuo rapporto con i Presidenti dei gruppi parlamentari, possa concorrere a sollecitare la oramai opportuna e non rinviabile presentazione in Parlamento di una o più proposte di legge elettorale, anche rimettendo a quella che sarà la volontà maggioritaria delle Camere la decisione sui punti che non risultassero oggetto di più larga intesa preventiva e rimanessero quindi aperti ad un confronto conclusivo».
«Confronto che è bene non resti ulteriormente chiuso nell'ambito di consultazioni riservate tra partiti», ha concluso Napolitano.

Alfano: Noi siamo pronti - «La nostra risposta alla condivisibile lettera del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, è breve e chiara: noi siamo pronti. Il lavoro finora svolto dalle forze politiche non è stato vano perché è servito ad avvicinare le posizioni e a creare un atteggiamento consapevole e costruttivo, che è indispensabile presupposto per l'approvazione della nuova legge elettorale». E' quanto dichiara il segretario politico del Pdl, Angelino Alfano.

Bersani: D'accordo con Napolitano, noi pronti - Il Pd è «d'accordissimo» con il capo dello Stato Giorgio Napolitano sulla legge elettorale. Lo ha detto il segretario Pd Pier Luigi Bersani a margine di un convegno sulla sanità: «Siamo pronti a discutere anche domani mattina, siamo l'unico partito che ha presentato una proposta di legge».

Maroni: No ad accordi sottobanco - Il segretario federale della Lega Roberto Maroni giudica positivamente l'esortazione del presidente della Repubblica sulla legge elettorale ed invita a i partiti discuterne alla luce del sole. «Visto che si va al voto al più tardi ad aprile siamo interessati - ha detto Maroni in conferenza stampa in via Bellerio - Non abbiamo fatto accordi né vogliamo fare accordi con nessuno. Siamo interessati a vedere che cosa viene proposto. Vorrei, e condivido la richiesta del presidente Napolitano, che queste discussioni si facessero alla luce del sole in parlamento e non in qualche recondito ufficio o dimora privata di qualcuno a Roma».