29 marzo 2024
Aggiornato 08:00
La riforma della Giustizia

Severino riflette sul taglio dei Tribunali

«Lei ne ha avuto conferma?»: è questa la stizzita risposta che il ministro della Giustizia Paola Severino ha dato ai cronisti che le hanno chiesto se porterà oggi in Consiglio dei ministri il decreto legislativo di attuazione della delega sul riordino della geografia giudiziaria

ROMA - «Lei ne ha avuto conferma?»: è questa la stizzita risposta che il ministro della Giustizia Paola Severino ha dato ai cronisti che le hanno chiesto se porterà oggi in Consiglio dei ministri il decreto legislativo di attuazione della delega sul riordino della geografia giudiziaria. In realtà, fin dalla scorsa settimana l'orientamento del Governo è quello di mettere insieme questo provvedimento con la spending review che oggi dovrebbe essere al centro della seduta del Cdm. Ma in commissione Giustizia alla Camera oggi la guardasigilli si è limitata a parlare di criteri per il taglio e l'accorpamento degli uffici giudiziari, riservandosi l'ultimo approfondimento, l'ultima «riflessione» anche in base alle riserve e alle preoccupazioni raccolte tra Senato e Camera negli ultimi due giorni.

Critiche da PDL e Lega - La performance del ministro è stata «evasiva, imbarazzante», a giudizio del capogruppo della Lega in commissione, Nicola Molteni. Ma anche Enrico Costa del Pdl, quindi esponente di maggioranza, ha commentato freddamente l'intervento della Severino: «Sui criteri non ci ha convinto». Quanto alla intangibilità, ribadita ieri dal ministro, del criterio contenuto nella legge delega di tre Tribunali per ogni Distretto di Corte d'Appello, «il Parlamento non ha chiesto di aggirare la legge ma di modificarla, anche per decreto. Se il Governo non lo farà, sarà una scelta politica, non tecnica».

Ferranti: I tagli serviranno a dare efficienza in futuro - Per Costa, inoltre, «sui Tribunali c'è il rischio di sprechi invece che di risparmi, perché gli accorpamenti avranno dei costi». Il Partito democratico ha chiesto con Donatella Ferranti che il Governo presenti un documento economico che dimostri l'effettività dei risparmi futuri: «Il ministro - ha spiegato ai cronisti la deputata Donatella Ferranti - ci ha detto che il taglio se non porterà a risparmi immediati servirà a dare efficienza in futuro. E comunque ha ribadito che rispetterà i criteri della delega». Le tensioni maggiori comunque investono proprio il Pdl: ne rappresenta una spia la dichiarazione del deputato azzurro Luigi Vitali: «La Guardasigilli - ha commentato - si è trincerata in un linguaggio politichese che non lascia sperare in nulla di buono».

Oggi due nuovi sottosegretari: Gullo e Malinconico - Il Consiglio dei Ministri di oggi dovrebbe procedere alla nomina di due nuovi sottosegretari alla Giustizia. E' quanto si apprende da fonti parlamentari. Secondo le stesse fonti, i due nuovi vice del ministro Paola Severino saranno Antonino Gullo e Sabato Malinconico. Il primo è attualmente Consigliere del Ministro per le tematiche sociali e della devianza, il secondo è un prefetto in pensione.