19 agosto 2025
Aggiornato 00:30
L'incontro con i giovani a Fiuggi

Berlusconi e il nome del partito: Fondamenta sono Italia e libertà

L'ex Premier: Il partito non cambierà, ma spazio ai giovani. Composizione delle liste? 50% uomini e 50% donne. Alfano: Berlusconi leader moderati? Senz'altro ha più voti. Bersani: Di nuovo il Cavaliere? Ne abbiamo avuto abbastanza. Bocchino: Pietra tombale sulla riunificazione

FIUGGI - Non dobbiamo «cambiare il nostro partito» ma cambiare nome basandoci sui «nostri valori e sulle nostre fondamenta che sono l'Italia e la libertà». Lo ha detto Silvio Berlusconi incontrando i giovani del Pdl.
«Dobbiamo senz'altro fare delle innovazioni, dobbiamo aprire ai giovani, mettere forze nuove che portino passione autentica e innovatrice. E' mia intenzione nella prossima Direzione di porre una indicazione ferma nella composizione delle liste: 50% uomini e 50% donne».

Il nome Pdl non trasmette emozione - «Ma - ha aggiunto Berlusconi - c'è una cosa che dobbiamo fare ed è cambiare nome, non perché Popolo della libertà non sia un nome ragguardevole ma purtroppo viene usato l'acronimo e dal centro in giù lo si chiama al femminile, e francamente la Pdl non trasmette nessuna emozione».
Nessun «frazionamento» per il Pdl ha garantito l'ex premier. «Non è assolutamente vero, non c'è - ha sottolineato - nessuna volontà di fare nuove correnti, di uscire dal Pdl, di un gruppo di senatori che va di qua e di un gruppo che va di là. Non c'è nulla di vero, sono solo indiscrezioni fatte dai giornali interessati a farci del male»

Alfano: Berlusconi leader moderati? Senz'altro ha più voti - Silvio Berlusconi ancora oggi si candida a leader dei moderati? «Berlusconi - ha commentato il segretario del Pdl Angelino Alfano a margine del Festival del lavoro a Brescia - è senz'altro, nel campo dei moderati, la persona che ha più voti».

Formigoni: Candidato scelto con primarie - Il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni tende ad escludere che Silvio Berlusconi torni ad essere il leader del Pdl nel 2013. «Bisogna chiederlo a lui», ha replicato oggi a margine di una conferenza stampa a chi gli ha chiesto un commento alle dichiarazioni dell'ex premier sul suo ruolo futuro. Formigoni ha poi subito precisato: «Non mi sembra che Berlusconi abbia parlato in questi termini. Ha detto di voler continuare a lavorare per l'unificazione dei moderati e ha subordinato questa cosa al volere degli italiani. Dopodiché - ha aggiunto Formigoni - il cammino che il Pdl ha intrapreso è quello di scegliere con il metodo delle primarie il futuro candidato alla presidenza del Consiglio».

Bersani: Di nuovo il Cavaliere? Ne abbiamo avuto abbastanza - L'ipotesi di un ritorno di Silvio Berlusconi alla guida del centrodestra Pier Luigi Bersani non vuole prenderla in considerazione, anche se «non c'è limite al peggio». A margine di una iniziativa del Pd, Bersani ha commentato così le frasi pronunciate oggi dal leader del Pdl: «Spero di evitare questa discussione, dieci anni di Berlusconi ci sono d'avanzo...».

Bocchino: Pietra tombale sulla riunificazione - «Dichiarando di voler restare leader dei moderati Berlusconi mette una pietra tombale sull'ipotesi che possano riunificarsi le varie anime politiche e culturali alternative alla sinistra. Berlusconi non è più leader di quest'area e non è moderato, quindi la sua affermazione serve a tarpare le ali ad Alfano e a chi vuol cambiare per preparare la ridotta parlamentare con cui difendersi nella prossima legislatura». Lo ha affermato in una dichiarazione il vicepresidente di Fli, Italo Bocchino.