Monti: Eurobond e investimenti pubblici indigesti ad alcuni
Il Presidente del Consiglio: Se ne discuterà questa sera. Sì a obiettivi bilancio ma ora serve più crescita. Bersani: Soluzioni UE, o l'Italia si riprenda i suoi margini. Fini: Partiti sostengano il Governo impegnato per la crescita
BRUXELLES - Gli Eurobond sono un'opzione di cui si discuterà questa sera anche se per alcuni non sono un'opzione «digeribile». Lo afferma il presidente del Consiglio, Mario Monti, entrando in Consiglio europeo per partecipare al vertice informale di questa sera. «Oggi - dice al suo arrivo - credo che ci saranno delle idee forti che potranno essere menzionate: investimenti pubblici ed Eurobond appartengono a questa categoria». Queste idee, aggiunge, «per alcuni Stati non sono però digeribili».
Sì a obiettivi bilancio ma ora serve più crescita - La crescita «deve essere un tema prioritario, fermo restando l'impegno alla disciplina di bilancio».
«Ormai occorre più crescita», ha ribadito. Ciò, ha spiegato il capo del governo, «anche per rispettare in modo durevole, e questo vale per tutti, gli obiettivi di bilancio».
Bersani: Soluzioni UE, o l'Italia si riprenda i suoi margini - Il segretario del Pd, Pierluigi Bersani, lancia l'allarme: non c'è più tempo da perdere, la crisi si sta avvitando con le politiche d'austerità configurando une vera crisi sociale, bisogna trovare delle soluzioni concrete, al di là della retorica sulla crescita a parole; serve un «colpo di reni» dei leader europei che di qui a giugno prospetti in qualche forma o l'instaurazione degli eurobond, o una sia pur limitata 'golden rule' che lasci gli investimenti pubblici fuori dal conteggio del deficit. Altrimenti, avverte Bersani, se dall'Europa non vengono queste risposte attese e necessarie, allora bisognerà che l'Italia si ponga il proprio problema nazionale, recuperando i margini che ancora avrebbe, se non si fosse impegnata con Tremonti al pareggio di bilancio nel 2013.
Fini: Partiti sostengano il Governo impegnato per la crescita - «Condizione strategica per la crescita è anche il superamento, a livello europeo, di quei nodi politici e di quelle asimmetrie istituzionali che non permettono all'Italia e ai Paesi dell'Ue di effettuare, pur nel doveroso e rigoroso rispetto degli obblighi di bilancio, tutti gli investimenti che sarebbero necessari a favorire lo sviluppo». Così il presidente della Camera Gianfranco Fini, intervenuto questo pomeriggio ad un convegno a Montecitorio sulla famiglia alla presenza del segretario di Stato vaticano cardinale Tarcisio Bertone.
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