25 aprile 2024
Aggiornato 02:30
Direzione nazionale del Partito Democratico

Bersani: La riforma della legge elettorale è una priorità assoluta

Il leader del PD: Presto confronti con gli altri partiti per chiarire le vere intenzioni. Enrico Letta: Il PD è serio e costruttivo, aspettiamo gli altri. Bindi a D'Alema: No alle mani libere per i partiti. Franceschini: Avanti sulla riforma, è già aprile

ROMA - «Bene le riforme istituzionali ma attenzione al rischio o alla furbizia di chi dice cambiamo tutto e poi non si cambia niente, per noi va data priorità assoluta alla legge elettorale». Lo ha detto il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani in conferenza stampa riassumendo l'esito della Direzione nazionale nella quale è stata rilanciata con forza l'intenzione di riformare il sistema di voto.
La legge potrà essere accompagnata da «correzioni istituzionali eventuali, coerenti e utili all'impostazione della nuova legge a cominciare dalla riduzione dei parlamentari, questa è la priorità - ha detto Bersani - assieme a una nuova legge sui partiti». Quanto al sistema da adottare il segretario ha spiegato: «Siamo disponibili a una soluzione che non comporti il doppio turno ma che riesca a rispondere all'esigenza di liste corte, collegi uninominali e un meccanismo che consenta la partecipazione dei partiti con il loro volto e un premio che favorisca la governabilità. Sono paletti, punti indicativi ma che cominciano a stringere le maglie. Nei prossimi giorni avremo un confronto con le altre forze politiche per vedere se c'è davvero l'intenzione di farla, a questo punto vogliamo chiarire».

Enrico Letta: Il PD è serio e costruttivo, aspettiamo gli altri - «Abbiamo fatto il asso più serio e costruttivo possibile per provocare il cambio del Porcellum. Ora aspettiamo altrettanta serietà». Lo scrive Enrico Letta, vicesegretario del Pd, su twitter a proposito della riforma elettorale e della posizione presa dal partito alla Direzione nazionale.

Per cambiarla serve un accordo in Parlamento - «La legge elettorale è la nostra priorità assoluta, va cambiata, perciò bisogna evitare di caricarla di cambiamenti costituzionali che la bloccherebbero. Per cambiarla è necessario accordo con gli altri in Parlamento - ha sottolineato il vicesegretario del Pd -, quindi è inutile e controproducente cercare ora di scaricare colpe su Pdl e Terzo polo. Sia chiaro che se non si riuscisse disgraziatamente a cambiarla le primarie per i parlamentari il Pd deve farle», ha concluso.

Bindi a D'Alema: No alle mani libere per i partiti - Sarebbe sbagliato lasciare «mani libere ai partiti» sul tema delle alleanze, la legge elettorale sostenuta da Massimo D'Alema rappresenterebbe un «passo indietro». La presidente del Pd Rosy Bindi, parlando alla direzione del partito, ha criticato la posizione esposta poco prima da Massimo D'Alema a favore della «bozza Violante». Positiva invece, secondo la Bindi, la decisione di convocare l'assemblea nazionale del Pd per parlare della faccenda.
«Bene - ha detto la Bindi - la decisione di convocare l'Assemblea nazionale, come avevamo chiesto. Concordo sulle priorità indicate nella relazione di Bersani: restituire agli elettori la scelta dei parlamentari e la scelta delle coalizioni di governo. Non mi convince la bozza Violante e non sono d'accordo con l'impostazione di D'Alema: un conto è chiedere i voti per un partito e il suo programma di governo, altro è lasciare ai partiti le mani libere dopo il voto per formare le alleanze. Come si fa una campagna elettorale senza dire ai cittadini chi sono i nostri alleati e con chi vogliamo governare?  Lo considero un passo indietro che non farebbe bene alla politica, al Pd e al Bipolarismo».

Franceschini: Avanti sulla riforma, è già aprile - «Siamo in aprile e temo che il percorso che il Pdl sta perseguendo sia trascinare tutti in una soluzione indistinta. Allora occorre andare avanti anche con la sola legge elettorale perché non ci possiamo permettere di andare a votare con il porcellum». Lo ha detto Dario Franceschini alla Direzione nazionale del Pd.