2 maggio 2024
Aggiornato 06:00
La riforma della Giustizia

Monti: Ok dei partiti sulla Giustizia

Il Presidente del Consiglio: Centrale per noi il corretto svolgimento dell'attività economica per favorire l'attrazione di investimenti dall'estero. Il Ministro Severino: Massimo impegno, spero nella riforma entro l'estate

ROMA - Il Governo è impegnato ad agire per garantire «concorrenza», «trasparenza», una giustizia rapida e rispetto della legalità per favorire l'attrazione di investimenti dall'estero. Lo ha detto il presidente del Consiglio Mario Monti parlando in conferenza stampa. «Il tema dello svolgimento di una corretta attività economica, in tempi normali e in tempi calamitosi, è certamente considerato centrale da noi, per la crescita e il risanamento, per avere un sistema economico fondato sui principi della concorrenza e della trasparenza».
Monti ha ricordato l'intesa sulla lotta alla corruzione raggiunta nel vertice di maggioranza: «Essendo il nostro governo tutto impegnato a cercare di accrescere competitività dell'Italia nei suoi prodotti e anche nell'attrattività del territorio per gli investimenti internazionali, abbiamo convenuto di fare passi avanti nelle prossime settimane - e ho avuto l'assenso di tutti i leader politici che sostengono Governo - nel sistema della giustizia». Passi avanti sia legati allo sveltimento dei tempi della giustizia, sia nell'ampliamento delle norme contro la corruzione da inserire nel ddl all'esame del Parlamento.

Severino: Massimo impegno, spero nella riforma entro l'estate - C'è «il massimo impegno per riformare la giustizia», arrivando ad «una soluzione unitaria», che può essere realizzata «entro l'estate». Lo ha spiegato in un colloquio con Il Messaggero il ministro della Giustizia, Paola Severino, indicando quello che è «l'obiettivo», per raggiungere il quale «ce la metteremo tutta», ha assicurato, anche se «il lavoro è tantissimo».
Nelle prossime settimane, ricorda il ministro, in Parlamento sono calendarizzati sia il ddl anti-corruzione sia la contestata norma sulla responsabilità civile diretta dei magistrati. «Su entrambe le materie sono stati raccolti molti emendamenti», quindi «appare opportuno trovare una soluzione unitaria ed equilibrata». Se il governo «riuscirà a suggerire o supportare alla Camera e al Senato, cui spetta, ovviamente la decisione finale, provvedimenti condivisibili, ciò potrà contribuire a sciogliere nodi che erano rimasti irrisolti per molti anni».
Per quel che riguarda la corruzione, e le proposte di revisione del reato di concussione, per Severino «in primo luogo si tratterà di dare esecuzione ai trattati europei, come quello di Strasburgo» integrando «il quadro delle norme», in particolare sulla «corruzione tra privati» e sul «traffico di influenze illecite». «La difficoltà di costruire buone fattispecie penali - spiega il ministro - sta non solo nel descrivere chiaramente le condotte punibili e nel selezionare condotte giuste ed efficaci, ma anche e soprattutto nel consentire di distinguere comportamenti solo moralmente riprovevoli, da quelli contrari all'etica d'impresa, alle regole della pubblica amministrazione e da quelli penalmente rilevanti».