Carceri, valanga di defezioni nel Pdl: 29 non votano dl, 43 assenti
In dissenso dal gruppo alla Camera molti deputati pidiellini. Fiano (Pd): Dl è un nuovo inizio, non accettiamo lezioni da Lega. Montagnoli (Lega): Senza detenuti stranieri problema risolto. Miotto (Pd): Governo non toccherà fondo danneggiati trasfusioni
ROMA - Sono 29 i deputati del Pdl che hanno votato, in dissenso dal gruppo e con Idv e Lega, contro il decreto svuota-carceri approvato in Aula alla Camera con 385 sì, 105 no e 26 astenuti. Ben 43 gli assenti sempre tra le file del Pdl: 41 non hanno partecipato al voto e 2 erano in missione. Diverse assenze anche nel Pd: 25 non hanno partecipato al voto e 2 in missione.
Fiano (Pd): Dl è un nuovo inizio, non accettiamo lezioni da Lega - «Il sovraffollamento delle carceri doveva essere affrontato con urgenza, le condizioni di vita dei detenuti negli istituti di pena sono una priorità e come tale doveva essere trattata. Diritto, civiltà e sicurezza sono i tre principi che ci hanno guidato nel votare a favore del decreto Severino». Lo ha detto nell'Aula della Camera Emanuele Fiano (Pd) durante la dichiarazione di voto sul dl svuota carceri, polemizzando con il gruppo della Lega nord.
Ha aggiunto Fiano: «Non è vero, come sostiene la Lega, che con queste norme si apriranno le porte delle carceri ai criminali pericolosi. Questa è una menzogna e non accettiamo lezioni da un partito che ha votato tutte le fiducie e le leggi ad personam di Berlusconi e che ha cancellato i reati di falso in bilancio e dei colletti bianchi. La verità è che questo decreto rappresenta un nuovo inizio e serve alla sicurezza del Paese».
Montagnoli (Lega): Senza detenuti stranieri problema risolto - «Nelle carceri del nostro paese vi sono 68.000 detenuti, di cui il 36 per cento (pari a 24.600 persone) è di origine straniera e costa circa 2.755.200 euro al giorno a totale, pari a più di un miliardo di euro all'anno, a carico del bilancio dello Stato. Ove tali detenuti fossero liberati dalle carceri attraverso accordi di riammissione o attraverso un incentivo ai magistrati ad applicare la misura dell'espulsione in sostituzione della pena della reclusione (che invece viene applicata solo in circa 1.000 casi), il problema del sovraffollamento delle carceri potrebbe essere risolto sicuramente in modo più efficace e serio». Lo afferma in una nota il vicepresidente vicario dei deputati della Lega Nord, Alessandro Montagnoli.
«Ho presentato al decreto svuota carceri - prosegue - un ordine del giorno per impegnare il Governo ad adottare provvedimenti che prevedano misure incentivanti per i magistrati che, ove le circostanze lo consentano, applichino per i condannati stranieri l'espulsione in sostituzione della pena della reclusione. Purtroppo questo governo lo ha respinto in quanto è più interessato a salvaguardare criminali e immigrati a scapito delle persone perbene e dei nostri cittadini».
Miotto (Pd): Governo non toccherà fondo danneggiati trasfusioni - «Apprezziamo la disponibilità del ministro Severino che ha accolto il nostro ordine del giorno in merito agli Opg e alle risorse necessarie». Lo ha detto Margherita Miotto, capogruppo del Pd nella commissione Affari sociali di Montecitorio.
«In particolare - prosegue - siamo soddisfatti che il governo abbia detto sì alla nostra proposta di valorizzare i dipartimenti di salute mentale e di privilegiare la presa in carico dei pazienti psichiatrici dimessi dagli opg. Soprattutto, ci pare fondamentale che non sarà toccato il fondo destinato alle persone danneggiate da trasfusioni: sarebbe stato grave un dirottamento di queste risorse, pur se con scopi altrettanto meritori».
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