UE, Napolitano: Combinare la collaborazione fiscale alla crescita
Il Presidente della Repubblica: Auspico che il vertice di marzo faccia le scelte appropriate. Al meeting di Helsinki apprezzamenti per gli sforzi dell'Italia. I Partiti non rovesceranno il tavolo con Monti. L'Italia non è la Grecia, stiamo rispondendo all'UE
HELSINKI - Per affrontare la crisi economica, l'Europa deve «combinare» l'attenzione che ha già avuto nell'ultimo Consiglio europeo su questioni come il 'fiscal compact', voluto in primis dalla Germania, «alla spinta per la crescita economica». Lo sottolinea il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nella conferenza stampa finale del meeting informale di otto presidenti europei a Helsinki.
Napolitano ha insistito molto sulla necessità di una maggiore integrazione europea e solidarietà tra gli stati dell'Unione, particolarmente in questo difficile periodo di crisi economica. Il pensiero del capo dello Stato è andato al «prossimo meeting di marzo», cruciale per i destini dell'Ue. «Faccio affidamento sul nostro impegno per avere decisioni appropriate a Bruxelles a marzo», ha sottolineato Napolitano parlando agli altri presidenti incontrati a Helsinki, tra i quali anche quello della Germania Christian Wulff, che la prossima settimana - tra l'altro - sarà in Italia.
Al meeting di Helsinki apprezzamenti per gli sforzi dell'Italia - Magari sono «i giornalisti» che paragonano l'Italia alla Grecia, ma di certo, a Helsinki, dai presidenti europei riuniti nel meeting informale del cosiddetto Arraiolos group è arrivata una «espressione di apprezzamento e fiducia per quello che l'Italia sta facendo». Parla così il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano rispondendo ad una domanda su eventuali analogie tra il caso Italia e quello della Grecia.
«Sono assolutamente confortato dal generale apprezzamento che al tavolo dei nostri incontri ho raccolto», ha aggiunto Napolitano.
I Partiti non rovesceranno il tavolo con Monti - «Io faccio forte affidamento sul senso di responsabilità che le forze politiche italiane stanno già dimostrando nella discussione dei decreti del governo Monti. Non ho motivo per ritenere che stiamo per rovesciare il tavolo e per mettere in crisi il governo e a rischio il clima politico, non sarebbe nè nell'interesse del paese nè delle stesse forze politiche che stanno autonomamente concentrando il loro impegno su riforme istituzionali su cui il governo in quanto tale non era in grado di impegnarsi». Ma «solidarietà», ha insistito Napolitano, significa che «ogni singolo paese deve assumersi le proprie responsabilità».
L'Italia non è la Grecia, stiamo rispondendo all'UE - L'Italia «non è la Grecia», il nostro Paese «ha sì considerato le richieste avanzate dalle istituzioni europee, le stiamo affrontando».
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