18 agosto 2025
Aggiornato 07:00
Decreto carceri promosso dal ministro della Giustizia Paola Severino

Carceri, ok della Camera alla fiducia: 420 sì, 78 no, 35 astenuti

A favore Pdl, Pd e Terzo polo. Contrari Lega e Idv. Di Pietro: Il decreto è resa dello Stato ai delinquenti. Marino (Pd): Su chiusura Opg basta falsità irresponsabili. Montagnoli (Lega): La Maggioranza perde ancora pezzi. Bossi: Votiamo no ma speriamo decreto funzioni

ROMA - La Camera ha concesso la fiducia al Governo sul decreto carceri promosso dal ministro della Giustizia Paola Severino. Il risultato del voto nell'aula di Montecitorio è stato di 420 favorevoli, 78 contrari, 35 astenuti.
A favore del provvedimento si erano pronunciati, in sede di dichiarazione di voto, Pdl, Terzo polo e Pd (ma con l'astensione dei deputati radicali). Contrari Lega e Idv. Il provvedimento era in seconda lettura, quindi è convertito in legge.
Tra i punti qualificanti del decreto, che il Governo ha chiesto di votare nello stesso testo già approvato dal Senato, la destinazione agli arresti domiciliari, in prima istanza, degli arrestati in flagranza per reati minori di competenza del giudice monocratico; la possibilità di scontare gli ultimi 18 mesi di pena residua ai domiciliari; la chiusura degli Ospedali psichiatrici giudiziari entro il 31 marzo 2013.

Di Pietro: Il decreto è resa dello Stato ai delinquenti - Per affrontare il problema del sovraffollamento carcerario «serve una edilizia carceraria migliore, non un condono ogni due anni». Lo ha detto il leader dell'Idv Antonio Di Pietro, conversando con i giornalisti a Montecitorio e motivando il no del suo partito alla fiducia chiesta dal Governo sul decreto carceri.
Secondo Di Pietro questo provvedimento è in continuità con una politica carceraria «per la quale si fanno condoni ogni due anni, una resa incondizionata dello Stato a criminali e delinquenti».

Marino (Pd): Su chiusura Opg basta falsità irresponsabili - «Sulla chiusura degli Ospedali psichiatrici giudiziari si dicono falsità che mirano irresponsabilmente a generare allarme pubblico». Lo ha sottolineato il senatore Pd Ignazio Marino, presidente della commissione parlamentare d'inchiesta sul Servizio sanitario nazionale e promotore dell'emendamento per la chiusura degli Ospedali psichiatrici giudiziari.
«Si vuole gettare discredito su questa riforma - attacca - e ingannare i cittadini affermando che saranno messi in libertà criminali e serial killer. Al posto degli Opg sorgeranno veri ospedali da 30 o 40 posti letto, dotati di tutta l'attrezzatura per l'assistenza ai pazienti, con infermieri, medici, psichiatri. Non è stata sottovalutata affatto la necessità di garantire la sicurezza dei cittadini, per cui all'esterno dei centri di cura la sorveglianza sarà assicurata dalla polizia penitenziaria. Basterebbe leggere la norma per rendersene conto».

Montagnoli (Lega): La Maggioranza perde ancora pezzi - «La maggioranza governativa perde pezzi ad ogni voto di fiducia. Il 16 dicembre l'Esecutivo ottenne 495 sì, poi scesi a 469 il 26 gennaio ed oggi appena 420. Più tempo passa e più deputati capiscono che i decreti rovina-Italia di Monti sono davvero indigeribili». Lo ha affermato il vicepresidente vicario dei deputati della Lega Nord, Alessandro Montagnoli.
«E' bene che qualcuno nella maggioranza abbia un sussulto di buonsenso e stacchi la spina al Governo Monti per restituire la parola al popolo sovrano prima che sia troppo tardi. Da quando c'è Monti - conclude Montagnoli - gli unici a gioire sono i banchieri mentre pensionati, lavoratori, artigiani, commercianti sono stati vessati in maniera indecente».

Il Deputato Pdl Ciccioli non vota la fiducia: no chiusura Opg - Il deputato del Pdl, Carlo Ciccioli ha annunciato in aula che non voterà la fiducia posta dal Governo sul decreto carceri, a cui voterà contro, per protestare contro la norma sulla chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari. E ha accusato per questa decisione il governo di «assumersi una grave responsabilità».

Bossi: Votiamo no ma speriamo decreto funzioni - Il leader della Lega Umberto Bossi ribadisce il no al decreto svuota carceri su cui il governo ha posto la questioni di fiducia alla Camera e, interpellato in transatlantico, osserva: «Questi provvedimenti non hanno mai funzionato. Speriamo funzionino stavolta».

Pt si asterrà sul voto di fiducia sul dl alla Camera - Il gruppo di Popolo e Territorio si asterrà sulla questione di fiducia posta dal governo sul decreto svuota-carceri in Aula alla Camera. Lo ha annunciato durante le dichiarazioni di voto il deputato Vincenzo D'Anna.