19 aprile 2024
Aggiornato 12:00
Il naufragio della Costa Concordia

Svuotati i carburanti, la Concordia sarà rimossa

Forse troppo lunga l'operazione per ripulirla all'interno. E' quanto precisa Max Iguera, rappresentante in Italia della Smit and Salvage, che assieme alla Neri, ha ottenuto l'incarico per rimuovere il carburante

ISOLA DEL GIGLIO - Ripulire l'interno della Costa Concordia dagli inquinanti al suo interno, oltre al combustibile dei serbatoi, richiederebbe «talmente tanto tempo» che, prima di iniziare a farlo, più probabilmente si sarà già cominciato a rimuoverla dal porto dell'isola del Giglio, davanti al quale è naufragata lo scorso 13 gennaio. E' quanto precisa Max Iguera, rappresentante in Italia della Smit and Salvage, che assieme alla Neri, ha ottenuto l'incarico per rimuovere il carburante.

«Compiere una rimozione capillare dei cosiddetti inquinanti secondari può avere una durata lunghissima», spiega Iguera, che si riferisce ai tanto temuti «oli lubrificanti, pitture, solventi e così via». Al momento le due ipotesi (rimuovere la nave o ripulirla) non si escludono a vicenda , ma «è probabile che le due cose vadano in parallelo o si tenda a privilegiare le operazioni di rimozione della nave, con i restanti inquinanti minori al suo interno». «Certamente sull'ipotesi di rimozione della nave stiamo lavorando, assicura Iguera, che non fa cenno all'eventualità di uno smontaggio della Costa Concordia: «la nave verrà rimossa».

Quando e come? «Dipende molto dalle tecniche che potranno essere utilizzate. Dipenderanno da una valutazione attenta della carta batimetria del fondale circostante, dall'entità dei danni che la nave ha subìto, perché saranno necessarie delle visite estese, subacquee, per vedere dove siano tutte le vie d'acqua che hanno permesso l'allagamento della nave. E' un'operazione che comunque durerà, nella migliore delle ipotesi, alcuni mesi». Le società incaricate della rimozione saranno ancora la Smit e la Neri? «Pensiamo di sì, sono le società che hanno ottenuto il contratto per la rimozione del combustibile, che abitualmente è la parte preliminare di un contratto maggiore per la rimozione del relitto», conclude Iguera.