28 agosto 2025
Aggiornato 14:00
Il naufragio della Costa Concordia

Schettino disse alla Capitaneria: resto solo io

Così in una comunicazione, durante il naufragio, alle 23:45

GROSSETO - «A bordo resto solo io». Così il comandante della Costa Concordia, Francesco Schettino, in una comunicazione con la Capitaneria del porto di Livorno, intorno alle 23:45 della sera del naufragio davanti all'isola del Giglio, e trasmessa durante Quarto grado, su Rete Quattro. Schettino, rispondendo alle sollecitazioni dalla Capitaneria, rispondeva che, sul finire dell'evacuazione, restavano da mettere in salvo «ancora 200 o 300 persone», in parte passeggeri e in parte membri dell'equipaggio. Il comandante spiega di sorvegliare le operazioni dall'esterno della nave. E alla richiesta precisa su quanti ufficiali sarebbero poi ritornati a bordo, Schettino risponde: «a bordo resto solo io». Si svelerebbe così un'altra delle «bugie» a carico del comandante, comunque accusato dalla Procura di Grosseto di aver abbandonato la nave.