26 aprile 2024
Aggiornato 07:00
La crisi del debito sovrano in Europa

Berlusconi: Non c'è via d'uscita senza gli Eurobond

L'ex Premier: Bisogna convincere la Germania anche sulla BCE. Monti: Convincere della nostra solidità? Ci vuole tempo. Spread? Noto un piacevole declino. Bersani: Basta manovre, non ci faremo trattare come la Grecia

MILANO - Quella che stiamo vivendo «è una crisi senza via d'uscita, se non si riesce a convincere la Germania che la Bce diventi una vera banca centrale, e se non si arriva agli Eurobond». E' quanto ha affermato l'ex Premier Silvio Berlusconi, ricordando che la crisi «non è colpa dell'Italia ma è un problema europeo». E che «c'è una moneta senza un dietro un Governo» così come «la Bce non dà garanzie e non stampa moneta come fanno invece la Banca d'Inghilterra e la Fed».

Monti: Convincere della nostra solidità? Ci vuole tempo - Per convincere i mercati e i paesi esteri della solidità europea «ci vuole tempo perché si può cambiare abbastanza presto il corso della politica economica e del resto anche nel precedente governo c'erano aspetti positivi, ma, come nella vita, ciò che capita dipende in parte da ciò che facciamo in un giorno o in un mese e moltissimo da ciò che abbiamo fatto nei precedenti decenni». Lo dice il presidente del Consiglio, Mario Monti, in un'intervista a Otto e mezzo.
Il professore ricorda che «abbiamo sulle nostre spalle, le mie infatti sono abbastanza ricurve, un grosso debito pubblico».

Cauto su calo spread: Noto un piacevole declino - Il presidente del Consiglio, Mario Monti, preferisce non sbilanciarsi sul calo dello spread registrato in questi giorni e, in conferenza stampa, ha spiegato: «Non voglio dire molto su questo perché quando ci siamo visti qui la sera del 4 dicembre poi per alcuni giorni lo spread era sceso. Poi è intervenuto il Consiglio europeo i cui esiti non hanno convinto i mercati e lo spread è risalito in conto rischi eurozona e non specifici dell'Italia. In questi giorni - ha aggiunto - c'è un declino piacevole e confido che continuerà ma non faccio previsioni e preferisco che il nostro determinatissimo impegno faccia quello che deve fare nelle menti delle autorità e dei mercati».

Bersani: Basta manovre, non ci faremo trattare come la Grecia - «Basta con le manovre di aggiustamento», «noi non siamo disposti a farci trattare come la Grecia». Lo ha detto Pier Luigi Bersani nella relazione all'assemblea nazionale del Pd riferendosi alla crisi economica e alla necessità che adesso «un passo dobbiamo farlo con l'Europa, non ho detto che deve farlo l'Europa ma dobbiamo farlo con l'Europa, noi che siamo un paese fondatore».
Il segretario del Pd avverte però che «un paese che arriva al pareggio di bilancio e si mette ad un avanzo primario del 5% non si può chiedere di più» e ancora «non saremo certo noi a produrre un avvitamento fra una recessione già pesante e manovre ulteriormente recessive».