28 marzo 2024
Aggiornato 12:30
La giornata del Segretario del PDL

Legge elettorale: Alfano, vogliamo sia chiara l'indicazione del Premier

Governo? Bene l'incontro, ma non c'è una maggioranza politica. Liberalizzazioni? Se c'è il trucco lo scopriremo. Crisi, l'Italia ha fatto la sua parte, basta compitini. Mozione con firma segretari? Lo vedremo. Da Cammarata scelta di amore e responsabilità

ROMA - «Aperti a qualsiasi soluzione» sulla legge elettorale purché al cittadino sia chiaro quale sia il candidato premier quando esprime il suo voto. E' questa la posizione espressa dal segretario del Pdl, Angelino Alfano, durante un incontro il movimento giovanile del partito. «C'è qualcuno - ha osservato - che vuole che i cittadini abbiano la possibilità di scegliere tutti i parlamentari tranne quello che conta, cioè il presidente del Consiglio».
Insomma, secondo Alfano, bisogna correggere le «due cose» che non vanno nel porcellum, ossia il «premio di maggioranza regionale al Senato» e la questione del legame tra eletto ed elettore, ma mantenendo «il suo più grande pregio» che è quello di un indicazione chiara del candidato premier.

Governo? Bene l'incontro, ma non c'è una maggioranza politicaL'incontro a palazzo Chigi con Monti «è andato bene» ma «questa non è una maggioranza politica». Lo ha detto il segretario del Pdl, Angelino Alfano, commentando l'incontro con il premier e i segretari di Pd e Udc.
«L'incontro è andato bene - ha spiegato - perché ha avuto come tema l'Italia e il suo rapporto con l'Europa. Quando vi è al centro l'Italia per noi tutto quanto deve essere fatto, va fatto con chiunque ci sta».
Ciò nonostante, ha precisato Alfano, questa non è una maggioranza politica perché nelle democrazie occidentali la maggioranza politica è quella che viene fuori dal consenso elettorale dei cittadini. Una maggioranza è tale quando è riconosciuta come tale dai cittadini e non perché si decide dentro il Palazzo».

Liberalizzazioni? Se c'è il trucco lo scopriremo - «Noi siamo a favore delle liberalizzazioni perché riteniamo che siano una cosa giusta. sono una cosa giusta se il servizio costa di meno ed è di maggiore qualità. Se invece è uno slogan dietro il quale si nasconde il favore a una categoria piuttosto che a un'altra, noi scopriremo il trucco».

Crisi, l'Italia ha fatto la sua parte, basta compitini«Noi siamo favorevoli ad ogni scelta che consenta all'Italia di contare di più in Europa. Per noi - ha osservato - prima del governo, prima della maggioranza e prima dell'opposizione viene l'Italia. E allora siccome l'Europa ha assunto delle posizioni anche troppo rigide nei confronti dell'Italia, perché all'Italia è stato chiesto di fare più di quello che è stato chiesto di fare agli altri paesi, la nostra opinione è che l'Italia ha già fatto la sua parte e che non può ogni mese essere chiamata a fare i compitini».

Mozione con firma segretari? Lo vedremoCi sarà una mozione sull'Europa firmata insieme dai segretari di Pdl, Pd e Udc? «Adesso questo lo vedremo. Noi - ha aggiunto - abbiamo indicato nel nostro ex ministro degli Esteri Franco Frattini la persona che per conto del Pdl si occuperà della stesura della mozione».

Da Cammarata scelta di amore e responsabilità - La decisione di Diego Cammarata di dimettersi da sindaco di Palermo rappresenta una «scelta di responsabilità e di amore per la sua città di fronte al disimpegno istituzionale del governatore Lombardo nei confronti di Palermo, per mera contrapposizione politica, e di fronte all'immobilismo del consiglio comunale in mano al centrosinistra da due anni». Lo ha dichiarato in una nota il segretario nazionale del Pdl, Angelino Alfano.