26 aprile 2024
Aggiornato 19:00
La crisi del debito sovrano in Europa

Napolitano: Leader europei inadeguati, serve più coraggio

La critica del Presidente della Repubblica: «Fatali e anacronistici ripiegamenti su pregiudizi nazionali. Serve una profonda e accurata operazione di riduzione e selezione della spesa pubblica e tale discorso non può non investire le degenerazioni parassitarie del Welfare all'Italiana»

ROMA - La leadership europea oggi è insufficiente al confronto del passato; serve più coraggio. «Caro direttore», comincia la lettera di Giorgio Napolitano al direttore di Reset, Giancarlo Bosetti, anticipata oggi da Repubblica. Rifacendosi a un colloquio dei giorni scorsi con Bosetti, il capo dello Stato critica l'inadeguatezza dell'attuale leadership europea, proprio mentre siamo «a un terzo appuntamento con la nostra storia», dopo la seconda guerra mondiale e poi la caduta del muro; oggi la sfida è «calare il nostro processo di integrazione nel contesto di una fase critica della globalizzazione».

Napolitano: Bisogna ridurre la spesa pubblica - Napolitano scrive senza mezzi termini della necessità, per uscire dalla crisi, di «una profonda, accurata operazione di riduzione e selezione della spesa pubblica; con la «sburocratizzazione e risanamento degli apparati istituzionali e del loro modus operandi». E più ancora: «tale discorso non può non investire le degenerazioni parassitarie del Welfare all'Italiana».

Le leadership europee appaiono inadeguate - Nel segno e nel ricordo di Luigi Einaudi, il monito di Napolitano si rivolge anche e soprattutto agli attori della politica, a quelle leadership europee così insufficienti a paragone dei dirigenti che fondarono il Trattato di Roma e di quelli che stilarono Maastricht. Leadership quelle di oggi che «appaiono in grande affanno a raccogliere la sfida» della crisi, e «appaiono palesemente inadeguate anche a causa di un generale arretramento culturale e di un impoverimento della vita politica democratica, che hanno congiurato nel provocare fatali ripiegamenti su meschini e anacronistici orizzonti e pregiudizi nazionali».
Per reagire «ai rischi che ciò comporta» aggiunge Napolitano, «è importante recuperare apporti di cultura politica che costituiscono preziosi giacimenti ancora insufficientemente esplorati: e farlo innanzitutto paese per paese a cominciare da noi in Italia», scrive il capo dello Stato lodando il numero 127 di Reset sull'eredità di Luigi Einaudi.