28 marzo 2024
Aggiornato 21:00
Nella maggioranza aumentano le polemiche sul condono

Cicchitto, serve il condono. Casero, fai il capogruppo ma non sei il Governo

Il capo dei deputati di Berlusconi insiste: fanno i puri ma poi i consensi li deve raccogliere il premier. Leo (Pdl): il condono è impraticabile. Fassina (Pd): Cicchitto vuole premiare gli evasori

ROMA - Con chi gli faceva notare della «apertura» al condono di Fabrizio Cicchitto, sabato a Saint Vincent, il sottosegretario all’economia, Luigi Casero ha tagliato corto: «C'è una nota di Palazzo Chigi, Cicchitto non è il governo».
«Siamo contrari - ha spiegato il sottosegretario- sia dal punto di vista etico, perché frena la lotta all'evasione che stiamo facendo, sia da un punto di vista tecnico, perché abbiamo inserito consistenti risorse dalla lotta all'evasione nelle ultime due manovre e il condono vanificherebbe questi introiti».

Il governo resta contrario - La strada del condono non è praticabile, ha ribadito Luigi Casero, parlando a margine a un convegno a Milano. «La posizione del governo è quella di venerdì, non è cambiata - ha detto Casero - crediamo che non sia praticabile l'inserimento del condono nei provvedimenti che stiamo preparando».

Cicchitto: le critiche non mi spaventano, il condono serve - Il tema del condono resta, le polemiche non intimidiscono. Lo dice Fabrizio Cicchitto, capogruppo Pdl alla Camera. «Ci ripromettiamo domani di ritornare sui temi economici in forma più meditata. Oggi - prosegue - ci limitiamo ad osservare che invece di fare una discussione seria, senza tabu ideologici di alcun tipo su come il nostro Paese puo' di qui alla fine della legislatura misurarsi con il nodo decisivo dell'abbattimento del debito si è sviluppata una discussione che si e'incentrata soltanto sul problema del condono. Su di esso poi si sono concentrate le polemiche che non ci intimidiscono affatto per cui non ritiriamo la questione.

Fanno i verginelli, ma poi i consensi li deve cercare Berlusconi - Alcuni si sono esercitate in polemiche di segno ideologico che non ci hanno sorpreso visto che provengono dalla Cgil e dal partito democratico che hanno contestato anche la lettera della Bce, altri invece hanno colto l'occasione a buon mercato per rifarsi una verginità, altri ancora hanno riscoperto Savonarola,anche perchè forse pensano che facendo solo tagli lineari e lotta all'evasione senza alcun tipo di politica per la crescita si possa prescindere da ogni ricerca del consenso sociale, visto poi che la responsabilità politica di quest'ultimo viene riversata solo sul Presidente del Consiglio».

Maurizio Leo (Pdl): il condono è impraticabile - Il condono «tecnicamente non si può fare perché verrebbe contestato dall'Unione europea». A sottolinearlo è il presidente della commissione parlamentare di Vigilanza sull'anagrafe tributaria, Maurizio Leo, a margine di un convegno organizzato dall'ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Roma.

L’unica strada è il concordato di massa - «Già la Corte di Giustizia si è pronunciata con un no per l'Iva», ha ricordato Leo. Quanto alle possibilità in campo, secondo Leo, un fronte su cui agire c'è: «La cosa che ho sempre proposto è l'accertamento a livello di massa, come accadde nel '94 con il governo Dini quando il concordato di massa portò 9milaa miliardi delle vecchie lire. In questo caso si pagherebbe tutto senza sanzioni e interessi».

Fassina (Pd): Cicchitto vuole umiliare i contribuenti onesti - Elevati standard di legalità e di civismo non sono mai stati carattere distintivo del centrodestra di Berlusconi, Bossi e della loro cricca. Tuttavia, l'insistenza dell'on. Cicchitto a favore dell'ennesimo condono è un pessimo messaggio per la credibilità e l'affidabilità politica dell'Italia ma soprattutto umilia lavoratori e imprenditori che, nonostante la crisi, continuano a fare faticosamente il loro dovere». Lo dichiara Stefano Fassina, responsabile economia del Pd. «Dobbiamo combattere l'evasione, recuperare gettito e abbassare le aliquote effettive. Soltanto così l'Italia può uscire dal tunnel mentre questo Governo porta ogni giorno più indietro il Paese», aggiunge.