28 agosto 2025
Aggiornato 08:00
Caso Lavitola-Tarantini

Berlusconi, Vietti: il Csm vigila, nel rispetto della giurisdizione

Il vicepresidente del CSM: «Da Napolitano richiamo a prudenza su intercettazioni e divulgazione»

ROMA - Il Csm «è stato ed è vigile nell'esercizio delle proprie attribuzioni, ovviamente nel rispetto delle norme che regolano i procedimenti giurisdizionali». Lo ha assicurato il vicepresidente dell'organo di autogoverno delle toghe, Michele Vietti, dopo la sollecitazione venuta dai vertici parlamentari del Pdl per la diffusione di intercettazioni nell'ambito di inchieste che riguardano il presidente del Consiglio.

«In occasione del plenum del 7 settembre scorso - ha ricordato Vietti - ho avuto modo di fare un esplicito richiamo al dovere di segretezza e di discrezione. Ciò ho fatto nel solco di quanto affermato del Presidente della Repubblica che, in occasione dell'incontro con i neo magistrati del 21 luglio scorso, ha richiamato l'esigenza di un uso prudente delle intercettazioni come strumento di indagine e dell'adozione di tutti gli accorgimenti per evitare la divulgazione degli atti di indagine, specie quando il loro contenuto è privo di rilievo processuale ma può essere lesivo della riservatezza».