Papa: C'è troppa paura degli estranei e dei lontani
Queste le parole del Pontefice durante la solenne celebrazione a Mestre
VENEZIA - Accoglienza degli stranieri e dei lontani. Il Papa la chiede a gran voce, senza timore, parlando a Mestre, durante la solenne celebrazione presieduta nel Parco di San Giuliano davanti a decine di migliaia di fedeli.
Il Papa elenca i mali di oggi: «il problema del male, del dolore e della sofferenza, il problema dell'ingiustizia e della sopraffazione, la paura degli altri, degli estranei e dei lontani che giungono nelle nostre terre e sembrano attentare a ciò che noi siamo». Tutti questi mali «portano i cristiani di oggi a dire con tristezza: noi speravamo che il Signore ci liberasse dal male, dal dolore, dalla sofferenza, dalla paura, dall'ingiustizia».
Per questo, «c'è un grande sforzo da compiere - avverte Benedetto XVI - perché ogni cristiano, qui nel Nord-est come in ogni altra parte del mondo, si trasformi in testimone, pronto ad annunciare con vigore e con gioia l'evento della morte e della risurrezione di Cristo», ha concluso il Pontefice.