3 maggio 2024
Aggiornato 18:00
Nuovo attacco ai Magistrati

Berlusconi ricuce con la Lega e guarda al voto: Test nazionale

«Vinceremo noi. Potrei ricandidarmi Premier, sennò Tremonti in pole. Non sono mai stato contattato da Brusca»

ROMA - Con la Lega ci può essere «dialettica» nei periodi elettorali, ma l'asse è «saldo» e alle amministrative vincerà il centrodestra. Silvio Berlusconi, in una intervista a Porta a porta, cerca di chiudere la parentesi Libia e lancia il rush finale per il voto nelle città, un «test nazionale» che secondo il premier permetterà alla maggioranza di ritrovare la solidità necessaria a portare a termine la legislatura. Berlusconi è tornato ad attaccare magistrati e opposizione» mentre ha minimizzato le polemiche con il Carroccio e, pur non escludendo una propria ricandidatura, per la prima volta ha citato Giulio Tremonti come più probabile suo successore.

CON BOSSI ASSE SALDO - «Con Bossi - ha detto - ci sono a volte delle dialettiche originate dai periodi elettorali su cui la Lega è molto sensibile. Ma poi alla fine si è sempre trovato un modo per ragionare bene e arrivare a soluzioni condivise». Insomma, «l'asse è saldo» e alle amministrative «avremo la conferma della solidità della maggioranza e la legislatura andrà avanti, ci sono tante cose importanti da fare». Non solo, il premier ha voluto anche smentire le voci di una contrapposizione con Tremonti: non solo lo ha difeso dall'accusa di tenere troppo stretti i cordoni della borsa pubblica («Ci vuole rigore, non può reperire risorse che non ci sono«), ma lo ha addirittura messo in pole position tra i suoi possibili successori.

TREMONTI SUCESSORE? - D'altro canto, non ha escluso nemmeno di potersi ricandidare: «Se sarà necessario per il centrodestra, non mi tirerò indietro; se verranno fuori altre personalità, e ne abbiamo diverse - Tremonti in primis - non avrei difficoltà a tirarmi indietro e lasciare ad altri il compito molto gravoso del governo», ha detto il premier. Addirittura, Berlusconi ha rinunciato al tema della riduzione delle tasse: «Impossibile ora».

MAGISTRATURA - Contro opposizione e magistratura, invece, ha usato parole già dette molte volte: «Nessun dialogo» con una opposizione che ha tra le sue file «i centri sociali» e crea un clima da «guerra civile» e critiche ai pm di Milano che lo vogliono processare e che «già per 24 volte hanno portato simili accuse e i loro colleghi giudici hanno detto che non erano vere».

BRUSCA - Il premier ha inoltre negato di avere mai avuto contatti o anche solo «richieste di contatto» dal mafioso Giovanni Brusca.