Brusca: Dell'Utri e Ciancimino volevano «portarci» la Lega
E' quanto avrebbe detto Riina dopo l'uccisione di Falcone
FIRENZE - Marcello Dell'Utri e Vito Ciancimino si sarebbero offerti come tramite tra la Mafia e la Lega e un altro soggetto politico: è quanto avrebbe riferito Totò Riina a Giovanni Brusca, dopo l'uccisione del giudice Giovanni Falcone. Lo ha detto il pentito Brusca durante il processo al boss Francesco Tagliavia, a Firenze, per le stragi del 1993. Fino all'attentato contro Giovanni Falcone, ha spiegato Brusca, l'obiettivo di Totò Riina era di influenzare il maxi-processo di Mafia a Palermo. In seguito, sarebbero subentrati Marcello Dell'Utri e Vito Ciancimino che volevano «portare» a Riina la Lega e un altro soggetto politico.
«In un primo tempo Riina era titubante e anch'io gli chiedevo se ci fossero novità -ha dichiarato Brusca- fino all'ultimo attentato Riina pensava di condizionare il maxi-processo». Ma poi, ha concluso, sarebbero subentrati,«dei soggetti indicati in Marcello Dell'Utri e Vito Ciancimino che gli volevano portare la Lega e un altro soggetto che non ricordo».
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