28 agosto 2025
Aggiornato 06:30
L'invito del Pontefice

Papa: I media difendano vita, famiglia e migranti, non l'audience

«Il servizio pubblico non ceda aglli interessi politici e alla concorrenza delle emittenti private»

CITTÀ DEL VATICANO - Vita, famiglia, diritti degli immigrati e denuncia delle aree di sottosviluppo. Sono gli argomenti che i mass media dovrebbero trattare con particolare attenzione, secondo il Papa, che ha invitato le testate del servizio pubblico a non soccombere, invece, agli interessi della politica, alla concorrenza delle emittenti private o all'audience.

«Voi sapete bene quali preoccupazioni nutre la Chiesa cattolica a proposito del rispetto della vita umana, della difesa della famiglia, del riconoscimento degli autentici diritti e delle giuste aspirazioni dei popoli, degli squilibri che causano sottosviluppo e fame in tante parti del mondo, dell'accoglienza dei migranti, della disoccupazione e della sicurezza sociale, delle nuove povertà ed emarginazioni sociali, delle discriminazioni e delle violazioni della libertà religiosa, del disarmo e della ricerca di soluzione pacifica dei conflitti», ha detto Benedetto XVI, che ha ricevuto stamane a Castel Gandolfo i partecipanti alla 17.ma Assemblea delle Radio dell'European Broadcasting Union. «Alimentare ogni giorno una corretta ed equilibrata informazione e un approfondito dibattito per trovare le migliori soluzioni condivise su tali questioni in una società pluralistica, è compito delle radio come pure delle televisioni. E' un compito che richiede alta onestà professionale, correttezza e rispetto, apertura alle prospettive diverse, chiarezza nell'affrontare i problemi, libertà da steccati ideologici, consapevolezza della complessità dei problemi».

Benedetto XVI ha poi sottolineato: «Vi possono essere la sfida della concorrenza da parte dell'emittenza commerciale; il condizionamento di una politica vissuta come spartizione del potere invece che come servizio del bene comune; la scarsezza di risorse economiche accentuata da situazioni di crisi; l'impatto degli sviluppi delle nuove tecnologie di comunicazione; la ricerca affannosa dell'audience. Ma troppo grandi e urgenti sono le sfide del mondo odierno di cui dovete occuparvi, per lasciarvi scoraggiare e arrendervi di fronte a queste difficoltà».