2 maggio 2024
Aggiornato 21:00
Il Presidetente della Camera in Afghanistan per il 25 Aprile

Fini a Herat: Lotta per la libertà non conosce confini

«Il 2014 per passaggio di consegne? Forse servirà slittamento»

ROMA - «Oggi ricorre la festa della Liberazione. Credo che ognuno di voi sia idealmente la dimostrazione di come la lotta per la libertà non conosca confini geografici e come nel nome della libertà occorra continuare con il massimo impegno». Lo ha detto il presidente della Camera, Gianfranco Fini, in visita al contingente italiano a Herat, in Afghanistan, dove ha deciso di celebrare il 25 aprile.

«Poche parole - ha dichiarato Fini - per ringraziare ognuno di voi e chi come voi è impegnato in missioni umanitarie di pace e ricordare doverosamente il sacrifico di coloro che non sono più tra noi, ma sono certamente presenti nei vostri cuori e nelle nostre azioni».
«Spero non suoni retorico affermare che proprio chi, con il tricolore nel cuore ed è orgoglioso della storia patria, è impegnato come voi per liberare il popolo afgano da schiavitù, miseria e degrado sia idealmente testimone di cosa voglia dire ricordare le gesta della liberazione, tanti anni dopo» ha aggiunto Fini.
«A tutti voi sinceri auguri per le festività pasquali. Viva l'Italia» ha concluso il presidente della Camera, che poi - ai microfoni di SkyTg24 - ha ricordato che «l'aspetto più bello e meno conosciuto delle forze armate» è l'impegno «per la ricostruzione civile del Paese, per rimettere l'Afghanistan in condizione di riprendersi». «Il 2014? E' il traguardo per il passaggio di consegne, ma potrebbe esserci uno slittamento: sarà possibile quando le autorità afgane saranno pronte per affrontare la lotta al terrorismo e la ricostruzione», ha concluso Fini.