26 aprile 2024
Aggiornato 05:30
Caso Ruby

Cicchitto: Nessun abuso, chiediamo solo rispetto della Costituzione

«Incomprensibili le accuse delle opposizioni per la richiesta di conflitto alla Camera»

ROMA - «Non comprendiamo a quali abusi faccia riferimento il Presidente Franceschini. La nostra richiesta deriva dalla esigenza di rispettare la Costituzione. A parte quello che abbiamo scritto nella lettera, è incredibile che il Presidente del Consiglio è stato a lungo sottoposto ad accertamento senza che gli venisse inviato un avviso di garanzia». Lo ha affermato il presidente dei deputati del Pdl Fabrizio Cicchitto, replicando alle accuse delle opposizioni per la richiesta della maggioranza a Gianfranco Fini affinché la Camera deliberi sul conflitto di attribuzioni con la Procura di Milano per il processo al premier sul caso Ruby.

«RISPETTARE LA COSTITUZIONE» - «Riteniamo - ha ricordato Cicchitto a ragione della richiesta di maggioranza - che, sulla base dell'articolo 96 della Costituzione e delle altre norme che disciplinano la materia, il Presidente del Consiglio dei Ministri per i reati commessi nell'esercizio delle proprie funzioni, deve essere sottoposto alla giurisdizione del Tribunale dei Ministri. Il Procuratore della Repubblica che abbia ricevuto denunzie inerenti all'art 96 è tenuto a trasmetterle al Tribunale dei ministri senza compiere alcuna indagine».
«Noi, senza entrare nel merito, abbiamo semplicemente chiesto - ha concluso il capogruppo Pdl - che venga rispettato il dettato costituzionale e quanto ulteriormente chiarito dalla Corte Costituzionale che recita «all'organo parlamentare infatti non può essere sottratta una propria autonoma valutazione sulla natura ministeriale o non ministeriale oggetto dei reati oggetto di indagine giudiziaria ne' tantomeno la possibilità di sollevare un conflitto di attribuzione davanti alla Corte Costituzionale assumendo di essere stata menomata per effetto della decisione giudiziaria della potestà riconosciuta dall'articolo 96 della Costituzione».