25 aprile 2024
Aggiornato 23:30
Libia

Pd: Da Governo grave ritardo condanna, sono imbarazzati

Il capogruppo nella commissione Esteri Tempestini: «Raccogliamo i cocci di una linea sbagliata»

ROMA - Il Pd denuncia il «grave ritardo» con il quale «il governo ha espresso la sua condanna per i tragici fatti di Libia». «Vi leggiamo tutto l'imbarazzo per il rapporto con il leader libico condotto in tutti questi anni nel peggiore dei modi», commenta Francesco Tempestini, capogruppo Pd nella commissione Esteri di Montecitorio.
«Questo - aggiunge - è il frutto di una politica estera in cui è prevalso l'aspetto propagandistico: per vendere l'accordo sui respingimenti non si è esitato ad esaltare Gheddafi, con il risultato di andare oltre le regole di misura e di responsabilità che debbono improntare una buona diplomazia. Oggi raccogliamo solo i cocci di una linea sbagliata, del tutto inadatta ad affrontare le novità dei grandi rivolgimenti in atto nel Mediterraneo».

«Quando è in corso una tragedia e vengono trucidate masse di persone inermi come sta accadendo in queste ore in Libia, il silenzio diventa colpevole. Tanto più da parte del governo italiano e di Berlusconi che ha in questi anni vantato la propria amicizia fraterna con il dittatore libico Gheddafi», fa eco Emanuele Fiano, presidente del forum Sicurezza del Partito Democratico.
«Serve un'iniziativa politica del governo italiano che guidi l'Europa verso un'assunzione di responsabilità capace di fermare i massacri in Libia e di guidare quel paese verso la democrazia. Sia per il bene del popolo libico, che per le conseguenze complessive che la crisi del nord Africa sta riversando sull'Europa e in particolare sull'Italia con l'esodo di migliaia di profughi», conclude Fiano.