Cicchitto: «Pdl compatto, Berlusconi non farà fine di Craxi»
Il capogruppo del PDL alla Camera: «Fumus persecutionis è evidente»
ROMA - Nell'inchiesta sul caso Ruby «il fumus persecutionis è così evidente, che occorreva una risposta politica»: così Fabrizio Cicchitto spiega, in una intervista al Corriere della sera, la decisione della maggioranza di votare alla Camera a difesa della tesi secondo la quale l'intervento di Silvio Berlusconi sulla Questura di Milano, in favore della giovane marocchina, era dovuta alla sua convinzione che fosse davvero la nipote di Mubarak.
Quanto alla prospettiva politica, «non deve finire come nel '93», afferma il capogruppo del Pdl a Montecitorio. «E non finirà come allora. Il gruppo dirigente del Psi si squagliò, ognuno badò a se stesso, convinto di salvarsi abbandonando Craxi al suo destino. Stavolta il gruppo dirigente del Pdl è unito, e consapevole che deve restarlo».
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