28 marzo 2024
Aggiornato 22:00
Berlusconi: ora il voto sarebbe dannoso

Con il rimpasto di Governo un posto per «La Destra»

Storace: «Entreremo al governo con un Sottosegretario, e la mia indicazione è stata quella dell'onorevole Musumeci»

ROMA - Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, non è troppo preoccupato per lo stop imposto dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano al decreto sul federalismo emanato giovedì sera dal governo. «E' un fatto procedurale, si andrà in Parlamento», ha detto. Nel frattempo punta a rafforzare l'esecutivo e corteggia la Destra. Per il Cavaliere, inoltre, andare al voto subito «sarebbe un grande danno per il Paese».

La Destra al Governo - Confermata l'intenzione di far entrare un rappresentante del movimento di Francesco Storace nella squadra di governo. Un'intenzione manifestata proprio con una lettera all'ex ministro della Salute: «Considero La Destra che Tu hai fondato un alleato importante, oggi per il prosieguo dell'attività di governo, domani in una comune battaglia elettorale per sconfiggere ancora una volta questa sinistra demagogica, forcaiola e sterile, e per battere definitivamente chi ha rinnegato e tradito la storia e la tradizione migliore della destra italiana, fino a confondersi con la peggiore sinistra che la storia d'Italia ricordi». E ancora: «Mi sembra quindi opportuno inserire nel completamento della squadra di governo che stiamo preparando, in rappresentanza de La Destra, un Vostro rappresentante a testimonianza della nostra collaborazione».

Immediato l'ok di Storace: «Entreremo al governo con un sottosegretario, e la mia indicazione è stata quella dell'onorevole Musumeci, nostro prestigioso esponente siciliano». Storace non ha voluto dire con quale delega entrerà nel governo Nello Musumeci: «Io lo so ma non ve lo dico - ha concluso Storace - perché sarebbe irrispettoso nei confronti del presidente del Consiglio e del capo dello Stato».

Caso Ruby - Intanto in collegamento telefonico con un'iniziativa organizzata a Roma da Domenico Scilipoti, Berlusconi è tornato sul caso Ruby: «Vado avanti sereno, ho la pelle dura e il fatto non sussiste».