19 aprile 2024
Aggiornato 17:00
Crisi economica

Berlusconi: cambiamo l'articolo 41 per uscire dal medioevo

Il Presidente del Consiglio: «La ripresa è iniziata. Pronto un piano contro lo statalismo di sinistra»

ROMA - Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha assicurato che «la ripresa economica è già iniziata, è iniziata anche da noi», e ha promesso che il governo varerà un piano che, a partire dalla riforma dell'articolo 41 della Costituzione», cancellerà «il medioevo» in cui l'Italia si trova a causa della «mentalità statalista che la sinistra ha inculcato».

Intervenendo in collegamento telefonico a un convegno organizzato dal deputato di Iniziativa responsabile Domenico Scilipoti, il premier ha osservato: «Stiamo preparando un piano straordinario per dare al cavallo dell'economia una grande frustata. Vareremo nuove leggi per liberalizzare le attività economiche, a cominciare dalla revisione dell'articolo 41 della Costituzione e nuove norme per il rilancio del Sud con l'obiettivo entro cinque anni di arrivare un incremento importante del Pil. Rilanceremo il piano casa che le nostre Regioni non hanno mandato innanzi con la speditezza e la tempestività che avremmo voluto. Faremo una riforma dei servizi pubblici locali e cercheremo di smantellare quella mentalità statalista che la sinistra e anche questi suoi avversari di un tempo che oggi sono suoi alleati hanno inculcato nella cultura dominante col risultato di reprimere lo sviluppo, ostacolare gli investimenti, distruggere ricchezza e lavoro e togliere ai giovani la fiducia nel futuro».

«Contiamo di avere successo su questa grande iniziativa - ha proseguito Berlusconi - e cercheremo di sgombrare il campo dai tanti lacci e lacciuoli che da troppi anni stanno imbrigliando le imprese grandi e piccole e medie. Vogliamo cancellare questo medioevo e attuando una vera rivoluzione liberale stabilendo che per le imprese è lecito fare tutto ciò che non è espressamente proibito dalle troppe leggi. I controlli per le imprese non saranno più preventivi».