Vitali: mio ddl anti-Woodcock, non pro-Berlusconi
Il Deputato del Pdl: «Va calendarizzato subito. Retroattività? Si può cancellare»
ROMA - La proposta di legge per risarcire le vittime di intercettazioni «ingiustificate» ideata dal deputato del Pdl Luigi Vitali va calendarizzata subito: lo chiederanno i promotori dell'iniziativa, che ne hanno illustrato oggi i contenuti in una conferenza stampa alla Camera.
«Non è una norma 'intimidatoria' ha spiegato Vitali, «non c'è nessun intento persecutorio nei confronti dei magistrati: è in armonia con lo spirito del referendum, che stabilì la responsabilità civile dei magistrati». L'intercettazione delle conversazioni private è una «aggressione violenta» della vita privata, per questo, dicono i firmatari del progetto, le intercettazioni che non saranno servite a provare nessun reato saranno considerate ingiustificate e il cittadino avrà diritto a un risarcimento da parte dello Stato fino a centomila euro. «Ma i magistrati pagheranno solo se a disporle o ad autorizzarle saranno stati pm o giudici incompetenti per territorio o per funzione».
Nessun 'favore' a Silvio Berlusconi, nessuna connessione con il caso Ruby, giura Vitali: «La retroattività non c'entra nulla, la norma prevede che il diritto al risarcimento vada prescritto due anni dopo la conclusione del procedimento, e quello è ancora nella fase delle indagini preliminari. Piuttosto mi sono ispirato al pm Woodcock, che dalla Procura di Potenza ha disposto intercettazioni in tutta Italia».
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