Pd: preoccupa l'alto tasso di ricattabilità del Premier
Il responsabile Sicurezza dei democratici Emanuele Fiano: «Prescinde da reati. In un Paese normale è un pericolo»
ROMA - Sul caso Ruby il Pd rilancia la preoccupazione per «l'altissimo tasso di ricattabilità del premier». Una posizione espressa dal responsabile Sicurezza dei democratici, Emanuele Fiano, all'indomani della notizia dell'indagine che coinvolge Berlusconi.
Spiega Fiano: «Uno degli aspetti che emerge dall'inchiesta della Procura di Milano sul caso Ruby e che non vedo sottolineata a sufficienza dai tanti commenti è che, a prescindere dall'esito processuale che avrà questa inchiesta, si conferma comunque la grande ricattabilità del presidente del Consiglio, di una delle più grandi potenze del mondo, dovuta al suo modello di vita. Le innumerevoli testimonianze e frequentazioni di ragazze nelle residenze private del premier, questa volta come già in altre vicende, a prescindere dalla eventuale sussistenza di fatti penalmente rilevanti, descrivono un quadro di molteplici frequentatori e frequentatrici, nella vita privata del premier, che determinano un altissimo tasso di sua ricattabilità. E questo, in un paese normale, dovrebbe essere sentito come un pericolo per tutti».
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