26 aprile 2024
Aggiornato 01:00
Nuove rivelazioni

Wikileaks: dossier Berlusconi-Putin e l'energia

Corriere della Sera e Repubblica: i sospetti americani su accordi con Gazprom

ROMA - Lo stretto vincolo tra Putin e Berlusconi e il patto dell'energia Russia-Italia «allarmano» Washington. E' quanto emerge dai nuovi stralci dei documenti riservati resi noti da Wikileaks e pubblicati oggi da diversi organi di stampa, tra cui Il Corriere della sera e La Repubblica. Nel gennaio del 2009, si legge in uno dei documenti diffusi da Wikileaks e pubblicati dal Corriere, l'allora ambasciatore americano Spogli è «severo nei giudizi e sottolinea come il presidente del consiglio italiano apprezzi 'lo stile macho e autoritario' del leader russo».

LA NOTA - «L'ambasciatore della Georgia a Roma - scrive Spogli - ci ha riferito che il suo governo ritiene che Putin abbia promesso a Berlusconi una percentuale su ogni pipeline sviluppata da Gazprom in coordinamento con l'Eni». Sempre nel cable a cui fa riferimento il Corriere, «gli americani sostengono che quando affrontano la questione con esponenti del Pdl la risposta è sempre la stessa: «la figura chiave è Valentino Valentini'».
«La voglia del primo ministro Berlusconi di essere percepito come un importante giocatore europeo in politica estera' sta portando l'Italia a 'sostenere gli sforzi russi di danneggiare la Nato'. La 'corrosiva influenza' di uno stato che gli Usa considerano in mano alla mafia' sta 'minacciando la credibilità' di Berlusconi e 'sta diventando irritante per le nostre relazioni', scrive l'ambasciatore Usa a Roma Robald Spogli secondo un cable rivelato da Wikileaks e pubblicato da Repubblica.
E a preoccupare non è soltanto la politica ma anche la convinzione, riportata dall'ambasciatore, dei partiti di opposizione e di alcuni contatti con lo stesso Pdl che «credono che Berlusconi e i suoi intimi stiano approfittando personalmente e a mani basse dei molti accordi sull'energia tra la Russia e l'Italia», aggiunge il cable pubblicato da La Repubblica.