Papa: l'omosessualità è inconciliabile con il sacerdozio
Il Pontefice: «Non discriminare i gay, ma l'omosessualità non è moralmente giusta»
CITTÀ DEL VATICANO - «L'omosessualità non è conciliabile con il ministero sacerdotale, perché altrimenti anche il celibato come rinuncia non ha alcun senso»: lo scrive il Papa nel libro-intervista Luce del mondo presentato oggi in Vaticano.
«Sarebbe un grande pericolo se il celibato divenisse motivo per avviare al sacerdozio persone che in ogni caso non desiderano sposarsi, perché in fin dei conti anche il loro atteggiamento nei confronti di uomo e donna è è in qualche modo alterato, ed in ogni caso non è in quell'ordine della creazione del quale abbiamo parlato». E' necessario «usare molta attenzione affinché il celibato dei preti non venga identificato con la tendenza all'omosessualità».
Quanto al tema più generale degli omosessuali, «un conto è il fatto che sono persone con i loro problemi e le loro gioie, e alle quali, in quanto persone, è dovuto rispetto, persone che non devono essere discriminate perché presentano quelle tendenze. Il rispetto per la persona è assolutamente fondamentale e decisivo». Ma «non per questo l'omosessualità diviene moralmente giusta, bensì rimane qualcosa che è contro la natura di quello che Dio ha originariamente voluto».
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