Maroni: se cadiamo si può votare in autunno
Il Ministro dell'Interno: la situazione è precipitata. L’ipotesi di un governo Tremonti? «Non esiste, lui è d’accordo»
ROMA - «La decisione di Fini di lasciare il Pdl ha creato una situazione che ci costringe alla navigazione a vista. Chi va per mare sa bene di cosa parlo: sei lì ma in ogni momento ci può essere un ostacolo. La rotta non è tranquilla, però credo che non sia neanche così difficile. In ogni caso non c'è alternativa». Per il ministro dell'Interno Roberto Maroni non ci sono comunque dubbi: se il governo dovesse cadere, si va alle urne. Ed una ipotesi di un governo Tremonti «non esiste, lui è d'accordo».
«Io - dice Maroni in una intervista a Il Corriere della Sera - voglio continuare ad essere ottimista, fiducioso che la legislatura continuerà fino alla fine. Ma se la nave va sugli scogli, si torna alle urne. Il rischio di un'imboscata è più che concreto, come dimostra quello che sta accadendo in questi giorni».
La Lega, conferma Maroni «non sarà disponibile a nessun governo alternativo» nemmeno se a guidarlo dovesse essere Giulio Tremonti: «Non esiste. Ho parlato con lui ed è perfettamente d'accordo. Proporre Tremonti è il gesto di chi vorrebbe cercare una strada ma non ha nulla da proporre. Non c'è motivo valido se non la voglia di sfasciare tutto e mandare a casa Berlusconi».
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