La «controproposta» di Di Pietro: qui inizia l'alternativa
Il leader dell'IdV presenta la sua ricetta alternativa per risanare i conti e rilanciare la crescita. «Berlusconi frantuma il ceto medio e premia piduisti»
ROMA - La manovra del Governo «frantuma il ceto medio» e premia «i piduisti», Idv replica con la propria «contro-manovra» che vuole anche essere la base per una nuova alternativa al centrodestra. Antonio Di Pietro, dopo l'esecutivo del suo partito, incontra i giornalisti per spiegare la sua ricetta alternativa per risanare i conti e rilanciare la crescita, una piattaforma che nelle intenzioni dell'ex pm deve diventare anche il cantiere del nuovo centrosinistra: «La nostra contromanovra - spiega Di Pietro - prevede minori tasse e una forte riduzione del debito pubblico». In tutto, le misure dell'Idv prevedono una manovra da 49,8 miliardi per il 2011 e da 25,1 dal 2012 in poi, con un abbattimento del debito pubblico di oltre 24 miliardi nel 2011 e di 9,4 miliardi all'anno dal 2012 in poi.
«La manovra del Governo - dice Di Pietro - rischia di rompere il patto sociale, di frantumare totalmente la classe media e di creare due blocchi: quello che potremmo chiamare dei 'piduisti', cioè le persone che stanno bene, i ricchi, e il blocco sociale che sta andando verso una nuova povertà».
Per questo l' «equità» è uno dei criteri su cui punta la manovra dell'Idv: lotta all'evasione fiscale (che dovrebbe portare 21 miliardi nel 2011 e 7,6 dal 2012), taglio dei costi della politica (9,1 miliardi a partire dal 2011) e tagli alla spesa pubblica (10,5 miliardi dal 2011 e 9,4 dal 2012).
Le proposte dell'Idv diventeranno al Senato emendamenti alla manovra del Governo, mentre alla Camera diventeranno una vera e propria proposta di legge.
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