28 agosto 2025
Aggiornato 00:30
Manifestazioni politiche

Lega, oggi 20 anni di Pontida

Atteso raduno da record. Già in 2000 accampati sul prato, scaramanzia contro la pioggia

PONTIDA - Stretta tra il timore di nuovi rinvii nell'attuazione del federalismo e l'esigenza di tenere comunque in piedi la coalizione di governo, la Lega Nord si è preparata al tradizionale raduno di Pontida (Bergamo) in un clima di grande attesa per la linea che detterà il leader Umberto Bossi.

Incoraggiata dal risultato delle elezioni amministrative, che hanno portato per la prima volta il Carroccio alla guida di regioni importanti come Veneto e Piemonte, la base leghista ha risposto con entusiasmo alla chiamata del segretario federale: da tutto il Nord e dal Centro sono attesi almeno 200 pullman e circa duemila militanti ieri erano già accampati con tende e camper sulla collina di fronte al palco. Unico ostacolo potrebbe essere la pioggia prevista oggi, ma i volontari leghisti confidano in San Giacomo: una sua statua girevole posta sul campanile della basilica di Pontida è considerata infatti un barometro affidabile e prevede tempo incerto, ma non brutto.

Intorno al pratone bergamasco, dove i leghisti rievocano lo storico giuramento del 7 aprile del 1167 dei comuni che formavano la Lega Lombarda per combattere Federico Barbarossa, lavoreranno cinquecento volontari. Una parte è stata già impegnata nel montaggio di una struttura mai così imponente: circa cinquanta metri di larghezza e dodici di altezza. Ai lati due grossi video e le torri-audio da 170mila Watt. A destra del palco, sul quale compaiono gli striscioni «Quando un popolo come quello padano cammina, piega la storia» e «Fratelli su Libero Suol», è piazzata una riproduzione alta dieci metri della statua di Alberto da Giussano, simbolo del partito. Intorno al prato verranno affissi circa 200 manifesti che riproducono il solenne giuramento. Numeri da record in onore del ventesimo anno di raduni leghisti a Pontida, giunti a quota 26 grazie a qualche bis e nonostante il buco per la malattia di Bossi.

Una attesa confermata anche dal numero crescente di gazebo, poco meno di cento, gestiti dalle segreterie locali e dalle associazioni padane. Ci sarà anche quello dei «Padani nel mondo», con delegati in arrivo anche da Hong Kong e Germania. Il raduno sarà anche importante anche per capire se l'investitura di Renzo Bossi, figlio prediletto del leader e indicato più volte come il 'delfino' della Lega nonostante il padre l'abbia scherzosamente declassato a 'trota', farà passi in avanti. Lo scorso anno fu l'unico non dirigente a salire sul palco. Quest'anno lo potrà fare da consigliere regionale.