19 aprile 2024
Aggiornato 21:00
Ddl intercettazioni

Bocchino: qualcuno cerca lo scontro con Napolitano

Il deputato «finiano»: forse qualche berlusconiano ci pensa. Sbagliato non discutere più

ROMA - «Non vorrei che qualche falco berlusconiano volesse lo scontro istituzionale, che accarezzasse l'idea di farsi respingere la legge dal capo dello Stato per riapprovarla nello stesso testo e avviare uno scontro costituzionale». Lo dice il deputato finiano Italo Bocchino, vicepresidente del Gruppo Pdl alla Camera, in una intervista al Corriere della Sera.

Il ddl intercettazioni, spiega poi Bocchino, «possono andare in commissione la prossima settimana. Se si fa un esame lampo di due settimane, arriviamo a luglio. A luglio c'è la manovra e quindi le intercettazioni non possono andare in Aula prima del 20-22 luglio. Il regolamento della Camera prevede tempi lunghi per il primo mese: a Fini è vietato contingentare il provvedimento. Sarebbe un errore di metodo colossale non discutere più. Il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, potrebbe accorgersi che è meglio una settimana di riflessione in più anziché farsi bocciare la legge dal Quirinale o dalla Corte Costituzionale».