Fini: prima la Manovra poi il ddl intercettazioni
Il Presidente della Camera: «Non vi è dubbio su quale sia prioritario fra i due provvedimenti». Cicchitto: «Entro luglio l'ok al provvedimento»
BENEVENTO - Il Parlamento discuterà prima della manovra finanziaria e poi del decreto sulle intercettazioni. Questo non solo per dovere istituzionale, ma anche perché il ddl intercettazioni non è ancora calendarizzato per giugno. È quanto detto dal presidente della Camera, Gianfranco Fini, a Benevento nel corso di un'intervista di Virman Cusenza. «Se si conoscono il regolamento di Montecitorio e la Costituzione non può avere dubbi nel rispondere su quale sia la priorità perché, al di là delle connotazioni di merito, bisogna ricordare che l'intervento che ha deciso il governo per tenere a bada i conti pubblici deve essere discusso - ha detto Fini - massimo in 60 giorni, impossibile la reiterazione». Secondo Fini si presuppone, che la manovra, che ora è al Senato giungerà al Senato orientativamente «nei primi giorni di luglio».
«Nel calendario del mese di giugno non c'è il ddl sulle intercettazioni. non se ne discuterà, quindi nel mese di giugno, ma è prevedibile verso fine luglio o - ha concluso il presidente della Camera - in un periodo ancora successivo».
CICCHITTO: «ENTRO LUGLIO L'OK» - «Nel mese di luglio» la Camera darà il suo via libera alla nuova legge sulle intercettazioni, dopoo quello della scorsa settimana da parte del Senato. Se ne dice certo il capogruppo del Popolo della Libertà a Montecitorio Fabrizio Cicchitto secondo il quale, dunque prima di Agosto, il nuovo ddl dovrebbe essere legge.
Anche perché, intervistato da Affaritaliani.it, alla domanda su possibili modifiche rispetto al testo licenziato a Palazzo Madama, Cicchitto risponde: «Allo stato attuale non mi sembrano possibili. Il lavoro è stato molto al Senato e il testo è cambiato parecchio». Fiducia anche a Montecitorio? «E' una cosa che decide il governo. Tempo e luogo non li decido io».
IL CONSIGLIO DI BERSANI - Se il centrodestra tenterà di forzare i tempi per l'approvazione del ddl intercettazioni alla Camera la reazione del Pd sarà e «non sanno a cosa vanno incontro». Il segretario democratico Pier Luigi Bersani lo dice conversando con i giornalisti a margine di un convegno sulle riforme: «Franceschini ha chiesto a Fini che siano garantiti i tempi; Fini ha risposto che le procedure saranno rispettate; Cicchitto dice che si fa tutto entro agosto... vuol dire che pensa che non si faranno modifiche alla Camera. Ma cosa intende, Cicchitto, che dobbiamo solo alzare la mano? Non sa a cosa vanno incontro... Siamo oltre ogni limite».
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