26 aprile 2024
Aggiornato 21:30
Messaggio al capo del dipartimento dell'amministrazione penitenziaria

Napolitano: intervenire sui problemi delle carceri

Il presidente della Repubblica: «Servono risultati concreti contro le carenze di organico e l'aumento dei detenuti»

ROMA - Sono «ineludibili» gli interventi che consentano di superare le criticità del sistema carcerario. Lo scrive il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in un messaggio inviato al Capo del Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria, Franco Ionta.

IL MESSAGGIO - «In occasione del 193° anniversario della fondazione del Corpo e a venti anni dalla riforma che ne ha profondamente innovato l'assetto - scrive il Presidente - desidero esprimere alle donne e agli uomini della Polizia Penitenziaria la gratitudine e l'apprezzamento miei e della intera Nazione per l'impegno e la professionalità con i quali assolvono alle loro funzioni garantendo negli istituti la sicurezza e il rispetto della dignità e dei diritti delle persone detenute. Con sensibilità, dedizione e competenza, la Polizia Penitenziaria contribuisce in modo determinante al perseguimento delle finalità della pena delineate in Costituzione e a fronteggiare - in stretta collaborazione con tutti gli altri operatori del settore - le situazioni di disagio, sofferenza e grave rischio che la realtà del carcere comporta; anche quando - come oggi accade - le carenze di organico e il continuo aumento della popolazione detenuta rendono più complesso l'esercizio dei compiti istituzionali pur restando ineludibile l'attuazione di interventi normativi e organizzativi per il superamento delle molte criticità ormai manifeste».

«Il Parlamento e il Governo - prosegue Napolitano - stanno affrontando queste esigenze di multiforme intervento: auspico che il loro impegno conduca al più presto a risultati concreti che soddisfino le attuali esigenze del sistema di gestione della pena e rendano meno oneroso il quotidiano svolgimento delle attività demandate alla Polizia Penitenziaria. Nel rendere omaggio alla memoria degli appartenenti al Corpo che hanno assolto ai propri compiti fino al sacrificio della vita, esprimo ai loro familiari sentimenti di commossa vicinanza, nel comune ricordo di tutti i caduti nell'esercizio del loro dovere, tra i quali quelli che ancora nella giornata di ieri hanno dolorosamente registrato le nostre Forze Armate impegnate in missioni internazionali di pace. A voi e ai colleghi non più in servizio rinnovo la riconoscenza di tutti i cittadini, insieme con l'apprezzamento più sentito per le vostre famiglie, che con voi hanno condiviso e condividono rischi e sacrifici».