23 agosto 2025
Aggiornato 05:30
Conferenza stampa

Bonino: impossibile battere il duo Bagnasco-Berlusconi

Analisi netta del candidato del centrosinistra: «Non ho avuto modo di rispondere, ero quasi assente nei Tg»

ROMA - Emma Bonino a due giorni dal voto nel Lazio convoca la stampa per spiegare, tra l'altro, quali secondo lei sono state le ragioni della sconfitta e la sua analisi è netta: era impossibile vincere contro l'alleanza Bagnasco-Berlusconi soprattutto senza la possibilità di replicare.

La leader radicale, seduta accanto a Marco Pannella nella sede del partito in via di Torre Argentina, mostra i dati degli interventi in voce nei telegiornale concessi alla lista Bonino- Pannella: 1,7% al Tg1, 1,4 al Tg2. «E' questo che non ha funzionato - dice - basta vedere i dati, non avevo di fronte la Polverini ma tutt'altri, un'alleanza Bagnasco-Berlusconi, del tutto legittima se uno avesse altrettanta possibilità di rispondere, invece non c'è stato contraddittorio non è solo una questione di quantità ma che il dibattito era a senso unico».

A chi le fa notare come sia stato determinante per la vittoria del centrodestra il voto nelle province laziali, Bonino risponde: «Ci possono essere anche altre motivazioni per la sconfitta ma per quanto mi riguarda il problema non è andare in provincia, dove per altro sono andata, quando hai questa Santa Barbara puoi andare anche ad abitare a Rocca Cannuccia ma non cambia niente».

Bonino inoltre riconosce al segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, di essersi impegnato per sostenere la sua candidatura: «L'impegno di Bersani è stato deciso, determinato e generoso. Il fatto che alcuni settori del Pd non fossero entusiasti della mia candidatura non è una novità, non lo hanno nascosto e di conseguenza non si saranno neanche entusiasticamente adoperati». Ma ci tiene a precisare che «con il comitato elettorale del Pd abbiamo lavorato bene scoprendo anche la militanza dei compagni Democratici».