In un anno salvate a L'Aquila 4.950 opere d'arte
Proposta di Legambiente: «La città diventi patrimonio dell'Unesco»
ROMA - Sono 4.950 le opere d'arte, recuperate e messe in sicurezza in chiese e palazzi gravemente danneggiati dal sisma che il 6 aprile scorso ha colpito la città dell'Aquila. Statue, dipinti, sculture, oggetti sacri e liturgici sono stati recuperati tra le macerie grazie all'impegno delle istituzioni, dei Vigili del Fuoco, delle Soprintendenze, delle forze dell'ordine e dei 350 volontari di Legambiente specializzati nella salvaguardia dei beni culturali in caso di calamità, che fin dal primo momento dell'emergenza hanno messo a disposizione energie e competenze. Sono stati inoltre posti in salvo 247.532 volumi, alcuni dei quali antichi e pregiati, provenienti dagli archivi storici e dalle biblioteche dell'Aquila, principalmente la Biblioteca Arcivescovile e quella del Convento di Santa Chiara.
I dati sulle attività di Legambiente durante l'emergenza terremoto, nell'ambito de L'Arte Salvata, la campagna di Legambiente e del dipartimento della Protezione Civile, realizzata con il patrocinio del comando carabinieri tutela patrimonio culturale e dedicata alla salvaguardia del patrimonio culturale dai rischi naturali, sono stati presentati oggi nel corso di una conferenza stampa nel capoluogo abruzzese.
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