19 aprile 2024
Aggiornato 17:30
Verso le elezioni

Prima prova per Bersani, in gioco il nuovo centrosinistra

Il Segretario del PD testa le nuove alleanze. Il risultato di Piemonte-Lazio-Puglia sono decisive

ROMA - Si giocherà soprattutto in tre regioni la prima partita elettorale da segretario del Pd di Pier Luigi Bersani. Piemonte, Lazio e Puglia, almeno alla vigilia del voto, sembrano essere le sfide che decideranno il vincitore «politico» delle Regionali, tra centrodestra e centrosinistra, ma sono anche regioni che metteranno alla prova il nuovo schema di alleanze impostato da Bersani.

Il numero dei «governatori», lunedì sera, sarà il primo dato a cui tutti guarderanno. Il Pd sa che non potrà bissare quell'11 a 2 di cinque anni fa, e non a caso Bersani da giorni fissa la soglia di sufficienza molto più in basso: «A me basta vincere nella maggioranza delle regioni», vale a dire almeno 7 presidenti. In realtà, anche se ufficialmente nessuno del Pd lo ammetterebbe ora, la speranza è di ottenere qualcosa di più, si conta di vincere almeno in 8 Regioni, se non addirittura in 9.

Regioni «pesanti» - Dando per scontata la vittoria nelle regioni tradizionalmente «rosse» o «biancorosse» (Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Basilicata), i democratici contano anche di conservare la Liguria e ritengono alla portata di mano anche il bis di Nichi Vendola in Puglia. Quindi, le due sfide che alla vigilia sembrano più difficili, ma assolutamente aperte: Lazio e Piemonte. Due partite molto delicate, non solo perché si tratta di due grandi regioni, «pesanti» come numero di elettori, ma anche perché lo schema delle alleanze, in particolare in Piemonte, assomiglia molto a quello che il neo-segretario ha in mente per preparare poi la sfida delle politiche del 2013.
Insomma, il numero di regioni «conquistate» dirà se Bersani ha superato o no la prima prova da segretario, molto più dei voti raccolti dalle liste Pd, dal momento che in molte realtà sono presenti anche liste 'civiche' o 'del presidente' che toglieranno senz'altro preferenze ai democratici. Ma la 'combinazione' di risultati che uscirà, ovvero la mappa di dove si è vinto e dove si è perso, sarà altrettanto importante come verifica della strategia di alleanze avviata da Bersani.