28 agosto 2025
Aggiornato 07:30
Elezioni regionali

Il monito della Cei: il voto sia contro l'aborto

L'intervento del presidente il cardinale Bagnasco: «Un'ecatombe collettiva». Bonino: «Un evergreen, sono le solite parole»

ROMA - Alla fine, la Cei accelera. Contro candidati come Emma Bonino alle prossime regionali la battaglia era stata ingaggiata, ma in modo riluttante. Non perché il sostegno alle coppie di fatto o le posizioni «pro choice» presenti nel centrosinistra fossero gradite, ma i vertici della Chiesa avevano evitato di entrare di peso nella campagna elettorale. Lo hanno fatto oggi, a pochi giorni dal voto.

VALORI NON NEGOZIABILI - Aprendo i lavori del consiglio permanente della Cei, il cardinale Angelo Bagnasco ha precisato che per il prossimo appuntamento con le urne vale una «piattaforma» di «valori non negoziabili»: «la dignità della persona umana» e «l'indisponibilità della vita, dal concepimento fino alla morte naturale», «la libertà religiosa e la libertà educativa e scolastica», «la famiglia fondata sul matrimonio fra un uomo e una donna». E' «solo su questo fondamento», per Bagnasco, che «si impiantano e vengono garantiti altri indispensabili valori» come il diritto al lavoro e alla casa, l'accoglienza verso gli immigrati, l'ecologia, la lotta alla criminalità. Conclude, il presidente dei vescovi: «Quale solidarietà sociale infatti, se si rifiuta o si sopprime la vita, specialmente la più debole?».

CORRUZIONE - Duro, poi, il richiamo alla «cricca». Pur senza voler «anticipare» gli esiti giudiziari delle indagini sugli appalti pubblici, Bagnasco scandisce: «Non cerchiamo alibi preventivi né coperture impossibili: sottrarre qualcosa a ciò che fa parte della cosa pubblica non è rubare di meno. Semmai, se fosse possibile, sarebbe un rubare di più». Quanto alla pedofilia, è «un crimine odioso, ma anche un peccato scandalosamente grave», ma la Chiesa non subirà «strategie di discredito generalizzato».

ABORTO - Durissime le sue parole contro l'aborto, descritto come «un'ecatombe progressiva», che si vuole rendere «invisibile» attraverso l'uso di pillole da assumere in casa. «Che cosa ci vorrà ancora - si è chiesto il presidente della Cei - per prendere atto che senza il principio fondativo della dignità intangibile di ogni pur iniziale vita umana, ogni scivolamento diviene a portata di mano?» «In questo contesto, inevitabilmente denso di significati, sarà bene - ha subito proseguito - che la cittadinanza inquadri con molta attenzione ogni singola verifica elettorale, sia nazionale sia locale e quindi regionale». «L'evento del voto è - ha detto - un fatto qualitativamente importante che in nessun caso converrà trascurare».

PEDOFILIA: NO A DISCREDITO - Il cardinal Bagnasco ha poi affrontato il tema dei recenti scandali di pedofilia. La Chiesa ha imparato da Benedetto XVI a non tacere o coprire la verità, «anche quando è dolorosa e odiosa»; «questo però non significa subire, qualora ci fossero, strategie di discredito generalizzate» ha affermato il presidente della Cei, card. Angelo Bagnasco, nella relazione di apertura del Consiglio episcopale permanente, il «parlamentino» dei vescovi italiani. Il porporato ha anche espresso al Papa la «vicinanza» dell'episcopato italiano: «quanto più, da qualche parte, si tenta di sfiorare la sua limpida e amabile persona, tanto più il popolo di Dio a lui guarda commosso e fiero».

BONINO: EVERGREEN - «E' un evergreen, non vedo novità». Lo ha detto Emma Bonino commentando la posizione su difesa vita e aborto espressa da Bagnasco. Per Lupi (PdL) la politica e' fatta di valori e bisogna mettere al centro la persona. Frena Della Vedova secondo cui «Sarebbe sbagliato, da parte del centrodestra, trasformare in Lazio, come altrove, il voto regionale in una riedizione del referendum sull'aborto cercando di cavalcare elettoralmente le parole del cardinal Bagnasco».

BERSANI: NON E' UN APPELLO ELETTORALE - «Non sono preoccupato». Pier Luigi Bersani, a Otto e mezzo, lo ha spiegato a proposito dell'appello di Bagnasco in vista delle regionali. «Non leggo nella dichiarazione questo», ha chiarito il segretario del Pd a chi gli ha fatto notare che le parole di Bagnasco colpissero in particolare candidate del centrosinistra come Emma Bonino o Mercedes Bresso.
«E' una posizione ribadita, da rispettare anche se non e' condivisa», ha proseguito Bersani: «Non penso che questo dei vescovi sia stato un appello elettorale, hanno sottolineato un grande tema sociale aperto, hanno ribadito posizioni sul tema antropologico, sul quale siamo pensosi anche noi, e ribadito una posizione tradizionale della Chiesa sull'aborto».