19 maggio 2024
Aggiornato 04:30
Conferenza stampa del PdL

Contestatore placcato da La Russa

Battibecco con il premier. Poi la lite col ministro. Carlomagno: «Denuncerò La Russa per l'aggressione»

ROMA - Carlomagno ha più volte chiesto ad alta voce di porre delle domande sul caso Bertolaso, ma il microfono non gli è mai stato consegnato. Al che ha iniziato ad urlare, interrompendo più volte la conferenza stampa. «La prego, attenda il suo turno, lei non ha in questo momento la possibilità di intervenire», ha replicato il premier per poi rivolgersi alla sicurezza: «Lo potete accompagnare gentilmente alla porta?». All'ennesima interruzione Berlusconi ha reagito: «Lei è un villano e i villani meriterebbero ben altra cortesia rispetto a quella che sto praticando nei suoi confronti. Si vergogni, è solo un villano».

Ma Carlomagno ha insistito, sostenendo che le domande poste dagli altri giornalisti fossero preconfezionate: «Nulla è preconfezionato - ha risposto Berlusconi - lei si sta rendendo non solo volgare ma anche ridicolo. A nessuno di noi passerebbe nemmeno per la testa di disturbare la conferenza stampa di un leader della sinistra, questo dimostra la sua antidemocraticità. Questa è la sinistra con cui abbiamo a che fare». Non solo: «Rilasci le sue generalità affinché il capo della Protezione Civile possa denunciarla». Il premier ha anche preso in giro Carlomagno per il suo aspetto fisico: «Capisco perché lei è cosi arrabbiato perché tutte le mattine quando va a pettinarsi davanti allo specchio si vede e si è già rovinato la giornata. Questa è una conferenza stampa per i giornalisti e non per gli individui come lei».

La situazione è completamente sfuggita di mano alla fine della conferenza stampa. La Russa per la seconda volta si è messo a sedere accanto a Carlomagno, discutendo animatamente con lui, e afferrandolo per il bavero. «Lei è un picchiatore fascista», gli ha urlato Carlomagno, mentre l'altro coordinatore Denis Verdini ha suggerito agli uomini della sicurezza di «allontanare La Russa».

All'uscita dalla sede del partito, Carlomagno è stato oggetto di cori da parte dei sostenitori di Berlusconi: «buffone, buffone» e «vai a lavorare». Lui replica annunciando che denuncerà La Russa per aggressione.